La passeggiata lungo la pista ciclopedonale di Gabicce, che fiancheggiando il fiume Tavollo conduce al mare, nei giorni di bassa marea sembra una via dei relitti. Dalle acque, intrappolate nella fanghiglia, emergono gli scafi delle barche danneggiate in maniera irreversibile in seguito all’alluvione di maggio 2023.
E quel che resta da allora, in un fiume che ha un valore identitario per il territorio in quanto segna il confine fra Emilia-Romagna e Marche, non è un panorama proprio bello da vedere. A segnalare la situazione sono i rappresentanti di Europa Verde di Gabicce Mare e di Cattolica, Fiorella Andreatini, Alessandro Fuzzi e Cesarino Romani, che contestano un problema che continua a non essere risolto.
«Sono ormai due anni che queste imbarcazioni, rese inutilizzabili in seguito all’alluvione, sono rimaste in acqua senza essere rimosse – sostengono gli ecologisti – causando un danno di carattere ambientale, oltre a un evidente immagine di degrado.
I materiali che compongono le barche, dalle vernici alla vetroresina in stato di deterioramento, sono fonte di inquinamento delle acque, lo stesso vale per i motori che, inutilizzabili, sono ancora presenti su alcune imbarcazioni. Pertanto, dopo tutto questo tempo riteniamo che sia necessario che le autorità competenti procedano con un intervento di rimozione». Anche perché il fiume Tavollo, sostengono i rappresentanti di Europa Verde, è un corridoio ecologico che merita di essere valorizzato, perché anche dalla qualità delle sue acque dipende la salute del mare.
«Riteniamo che sia necessario che i Comuni rivieriaschi, a partire da Gabicce Mare e Cattolica istituiscano un tavolo tecnico per individuare le azioni necessarie per dare valore a questo corso d’acqua – proseguono Fiorella Andreatini, Alessandro Fuzzi e Cesarino Romani – a partire dagli interventi di bonifica e dal controllo degli scarichi».
Tutto questo, anche per contrastare situazioni che possano danneggiare l’ambiente naturale. «Lungo la pista ciclopedonale è presente un grande pioppo – dicono i rappresentanti di Europa Verde – . Era una pianta bellissima. Purtroppo uno scarico che insiste sulle radici dell’albero ha portato al suo disseccamento. Non accada più».
Beatrice Grasselli