Ritorna la Festa dell’Agina il 21 aprile dopo l’interruzione causa Covid. L’ultima edizione fu quella del 2019.
Organizzata dal Comitato dell’Agina, insieme alla parrocchia dell’Immacolata Concezione di Misano Mare, si presenta con una nuova modalità. Si inizia alle 11 con la santa messa con la benedizione delle uova. Al termine della cerimonia religiosa, un saluto fatto con un bicchiere di vino ed una fetta di ciambella. Dalle 12.30, sulle balle di paglia inizia il picnic sull’aia con: fava, salame, pane. Il tutto servito nella cosiddetta “legacia”. A seguire giochi per i bambini, tiro alla fune, corsa nei sacchi, il gioco del prosciutto (va individuata l’altezza). Regalo della macelleria Torsani, viene vinto chi va più vicino alla distanza. Il tutto accompagnato da una fisarmonica che intona i canti popolari.
Chiesa e Cristo dell’Agina
Elegante e sobria, mattoncini a vista e campanile a vela. La chiesolina sii trova sulla falesia a pochi metri dalla Strada Statale, in un silenzio profondo e non meno che magico. Per centinaia di anni ha custodito un pregevole Cristo ligneo di scuola Riminese del Trecento (terza solo dopo quella di Firenze e Siena). Dopo il restauro, lo si può ammirare nella chiesa di Misano Mare. Fondamenta forse su una costruzione romana, la chiesolina, venne ricostruita grazie ai Cavalieri di Malta alla fine del ‘700, dopo il terremoto del 1786. Sulla parete che dà sulla campagna dell’entroterra c’è una targa di pietra con la famosa croce dell’ordine. La festa è anche l’occasione per visitarla.
Per centinaia di anni si è celebrata la sua festa, il Lunedì dell’Angelo, come tradizione vuole. Dimenticata col boom economico, da pochi anni è stata riportata agli antichi splendori da un gruppo di amici.
