di Franco Bugli
L’Europa la Cee e il buon vicinato.
È nata una settantina di anni fa per scopi commerciali in un clima di guerra fredda. Strategicamente è stato un errore nel suo complesso tattico.
Volenti o nolenti l’Unione Sovietica era in Europa ed era e è una potenza mondiale vicino ai nostri confini.
Invece di essere schierati contro, per difendere i nostri interessi sarebbe convenuto essere non allineati neutrali e tolleranti.
L’Unione Sovietica non ci ha dato mai problemi e non abbiamo mai avuto conflitti di interessi.
Ci fosse stato un patto di non belligeranza, non sarebbe cambiato nulla per noi.
L’errore sta nell’aver voluto escludere dall’Europa tutti i paesi dell’est in ragione dell’anticomunismo.
La storia ci dice che è andata come è andata, e con la caduta del socialismo reale, questi paesi si sono imborghesiti e impoveriti ma con un livello scolastico notevole, forse un po’ nazionalisti, pensando di poter mantenere gli stessi privilegi dallo Stato, che avevano nel sistema socialista precedente.
Se li avessimo accolti da subito nella CEE, compresa l’Unione Sovietica non avremmo avuto tutti i problemi di oggi e nel frattempo non avrebbero nuociuto alla comunità più di quanto è successo.
Non c’è motivo di credere che ci saranno ostili in futuro, ma occorre sempre avere dei buoni rapporti coi vicini e stare attenti a non andare contro i loro interessi danneggiandoli.
Anche se si danneggia un amico, c’è da aspettarsi che quello, si difende e mette in discussione l’amicizia.
Questo spiega perché oggi i paesi dell’altra sponda del Mediterraneo tendono ad allearsi con i russi, per il timore di doversi difendere dall’imperialismo occidentale, questo è molto pericoloso per noi e i nostri interessi di buon vicinato, nel corso della storia.