ENO-GASTRONOMIA
– È stato un colpo di fulmine, come ammette ancora quasi incredulo il professor Angelo Chiaretti. Ma accade spesso che ci si innamori del suo formaggio, fossa Dop e De.co., stagionato e poi fermentato nelle fosse granarie del Mulino della Porta di sotto a Mondaino. Pochi istanti per capirne il valore e la qualità ed è così che, da oggi fino al 2017 (e chissà per quanto ancora) il formaggio di fossa di Mondaino sarà ambasciatore della Romagna in val di Fiemme.
Galeotto fu… il formaggio dunque (parafrasando Dante, tanto caro al professor Chiaretti che è anche presidente del circolo di studi danteschi di Morciano di Romagna). La primavera scorsa alcuni trentini in visita privata sono entrati nella sua bottega per degustare il prodotto d’eccellenza del borgo feltresco, ed è scoppiato l’amore. Il resto è accaduto molto velocemente. Il contatto con gli enti locali del paradiso degli sciatori, per portare il “fossa” di Mondaino nelle principali manifestazioni che apriranno la valle alpina al mondo intero, nei prossimi sei anni. Le principali sono i mondiali di sci alpino del 2013, gli under 18 sempre di sci nordico e le universiadi nel 2017.
Un’occasione per il Mulino della porta di sotto e per la piccola azienda di Chiaretti, certo, e per Mondaino che oltre al Palio avrà a disposizione una vetrina importante per presentarsi a livello internazionale. Ma non solo. Grazie al formaggio di fossa sarà tutta la provincia di Rimini a trarre beneficio in termini di immagine e promozione turistica. Su questo carro (non solo metaforico) è saltata senza pensarci due volte anche la Provincia con il suo assessore al Turismo Fabio Galli. Tra gli stand e i gazebo dei principali sponsor di tutte le manifestazioni, ci sarà con tutta probabilità anche uno spazio per la promozione del nostro territorio con un occhio particolare (questa è la speranza) alla valorizzazione dell’entroterra. È in fondo l’entroterra, con la genuinità e la peculiarità della sua produzione, ad aver compiuto questo piccolo “miracolo”.
Il primo appuntamento di questo gemellaggio si compierà prestissimo, l’11 settembre a Cavalese, quando il professor Chiaretti, assieme a una delegazione mondainese (saranno una cinquantina tutti quanti ospiti negli hotel della zona), sfilerà per le vie del paese trentino su un carro trainato da cavalli norici. Avrà un valore particolare l’incontro delle due comunità. Sarà infatti in occasione della festa della “Desmontegada dele caore”, la discesa delle capre e i loro pastori dall’alpeggio estivo all’arrivo della stagione fredda. Anche la Pro-loco di Mondaino farà quindi la sua parte, portando l’atmosfera del Palio su nel nord. La sfilata di armigeri, chiarine, balestrieri e figuranti in abiti medievali arriverà assieme a lui nella piazza di Cavalese, che si chiama proprio piazza Dante, e lo stesso professore amante della Commedia e dello Stil Novo sarà vestito dei panni dell’Alighieri. Anche i versi del sommo poeta sono infatti una sorta di trait d’union tra le due terre, delle quali scrisse non solo nella Commedia. E una parola d’ordine, una frase chiave, per suggellare la collaborazione e l’amicizia nata così in maniera naturale: “Vero frutto verrà dopo il fiore” (Paradiso, canto XXVII). “Un ringraziamento speciale bisogna proprio farlo alla Pro Loco e a Nazario Gabellini – sottolinea il professor Chiaretti – perché all’indomani del Palio, quando il paese è ancora, possiamo dire, stanco e spossato, ha avuto la forza di tenere tutti uniti e organizzare la trasferta in Trentino”.
Di ritorno dalla val di Fiemme i “nostri” porteranno i 15 quintali di formaggio caprino per l’infossatura ipogea sotto il pavimento dell’antico palazzo lungo le mura. Anche in questo c’è tanto di nuovo, perché fino ad ora il formaggio era esclusivamente di latte bovino. Un esperimento, quindi, che prenderà il nome di “Fiemmas de foss”, per distinguerlo dal Dop della tradizione marchigiano-romagnola. Ma che non sia un salto nel buio lo dimostra l’interesse e la disponibilità nel seguire questo “esperimento”, esternati anche dal nutrizionista Pierluigi Rossi, grande esperto di formaggi e volto celebre di “Geo&Geo” e “Più sani, più belli”.
La seconda cerimonia avverrà invece a novembre, in occasione del Fossa, tartufo e Cerere, i tre giorni dedicati ai prodotti tipici delle colline mondainesi. A quel punto le forme di caprino riprenderanno la via della val di Fiemme per suggellare, in maniera definitiva, questo matrimonio del gusto al quale tutta la valle partecipa con entusiasmo: sia gli enti locali che i tre caseifici della zona, così come le attività economiche. L’evento di novembre sarà anche l’occasione per un altro matrimonio, anche commerciale. A Mondaino si riuniranno infatti tutti gli sci-club delle province di Pesaro e Urbino e Rimini, all’amore novello della Val di Fiemme che “ratto s’è appreso” (Dante ci perdoni l’abuso della citazione) all’aroma intenso del nostro formaggio, è sempre stata corrisposta una passione smodata per le piste da sci e la montagna. Un’occasione colta al volo anche dagli sponsor, capofila Oliviero, che non ci hanno pensato due volte a piazzare il proprio marchio su questo nuovo amore.
Matteo Marini
Possibilità di arrivare su nuovi mercati
Galli: “Grande occasione per l’entroterra”
– E’ scaramantico forse e frena l’entusiasmo ma non le speranze di vedere Rimini in prima fila per le più importanti manifestazioni internazionali sulle nostre Alpi, l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli. Ancora niente è veramente concluso, certo che uno spazio per promuovere il territorio in una vetrina così scintillante fa gola: “Diciamo subito che ancora per noi è un contatto preliminare e un primo accordo con l’Azienda di promozione turistica della val di Fiemme. Non abbiamo messo niente di scritto, nero su bianco. Ma la speranza c’è, di avere uno spazio per promuovere la provincia di Rimini ai mondiali di sci di gennaio 2013 e alle altre manifestazioni sportive della val di Fiemme. Sono appuntamenti internazionali che coinvolgono tutti i paesi. Penso per esempio a quelli scandinavi, un mercato sul quale puntiamo molto per il futuro. Ci piacerebbe molto avere uno stand anche per presentare e far assaggiare i nostri prodotti tipici locali”.
L’entroterra avrà un rilievo particolare nella promozione, visto che è stata la scintilla che ha acceso tutto quanto?
“La possibilità di far conoscere il nostro territorio nella val di Fiemme è nato dal rapporto di Mondaino con quelle zone. E l’entroterra sarà il filone principale sul quale vogliamo puntare”.
Quindi non sarà la Riviera, questa volta, a fare da traino.
“Riconosciamo il ruolo di Mondaino La promozione del nostro territorio per noi significa, diciamo, vendere tutto il pacchetto. Quando parliamo di Rimini è tutto il suo territorio”.