Pesaro. Il sindaco Biancani: «Basta di fare propaganda politica contro la città. Irresponsabili le dichiarazioni dell’assessora Biondi; gravissimo l’atteggiamento del consigliere Baiocchi nei confronti della sua città».
Il sindaco al presidente Acquaroli: «Verifichi se le dichiarazioni del suo assessore Biondi sono una boutade politica fatta travalicando qualsiasi correttezza istituzionale o un atto tecnico approvato dalla giunta. In un caso o nell’altro ci difenderemo nelle sedi opportune». E al consigliere Baiocchi: «È una tassa per la città: non ha mai tutelato Pesaro. Ora fa propaganda usando un tema su cui non sono mai intervenuto richiamando il caso Atim»
«Basta di fare propaganda politica contro la città. Il presidente della Regione Acquaroli verifichi se le dichiarazioni del suo assessore Biondi sono una boutade politica fatta travalicando qualsiasi correttezza istituzionale o un atto tecnico approvato dalla giunta. In un caso o nell’altro ci difenderemo nelle sedi opportune». E al consigliere Baiocchi: «È una tassa per la città: non ha mai tutelato Pesaro. Ora fa propaganda usando un tema su cui non sono mai intervenuto richiamando il caso Atim proprio per rispetto delle istituzioni». Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani interviene dopo le dichiarazioni fatte ieri dall’assessora alla Cultura Chiara Biondi durante l’Assemblea regionale delle Marche in merito all’interrogazione presentata dal consigliere Nicola Baiocchi sui “fondi, finanziamenti e/o contributi erogati dalla Regione al Comune di Pesaro, alla Fondazione Pescheria e alla Fondazione Rossini Opera Festivali”.
«La politica può dire e fare quello che vuole senza rispondere mai di nulla ma in questo caso si è travalicata qualsiasi forma di rispetto e correttezza istituzionale» dice il sindaco Biancani facendo riferimento sia al contenuto, sia alla forma dell’annuncio della presunta “sospensione” dei fondi al Comune di Pesaro «che non corrisponde ad alcun atto tecnico e amministrativo arrivato ai nostri uffici».
Biancani si rivolge al consigliere Baiocchi, tra i firmatari dell’interrogazione: «È una tassa per la città. È stato eletto con voti provenienti in gran parte nel nostro territorio, per tutelarlo in Regione e non si è mai occupato di nulla. Ricordo che, fra l’altro, è presidente della Commissione Sanità, un settore che a Pesaro, è in gravissima difficoltà: il Centro per l’autismo non c’è, i servizi per la salute mentale sono stati tutti spostati fuori dalla città e gli altri sono allo stremo. E se saremo in grado di salvare l’Rsa Tomasello non sarà sicuramente grazie a Baiocchi che mai si è speso, o anche solo interessato (e a questo punto direi anche “per fortuna”), a incontrare le famiglie o a trovare una soluzione sul tema».
Nel tornare all’intervento di Biondi, il sindaco Biancani muove una «seria critica politica. È grave che un assessore regionale si permetta di rilasciare dichiarazioni fuori da ogni logica e non supportate da alcuna normativa. Invito il presidente Acquaroli a verificare se sono politiche o se invece sono legate ad atti tecnici dell’ente regionale». Perché, per Biancani, «Un conto è il normale scontro politico, un altro fare interventi pubblici per delegittimare un ente, è un’azione contraria a qualsiasi rapporto inter-istituzionale che io non mai utilizzato». Quindi «Basta di fare propaganda politica su una città e su un tema che non mi ha mai visto intervenire – da quando sono sindaco – ad esempio sul caso Atim, proprio per rispetto della correttezza istituzionale».
«Su che base l’assessora Biondi ha fatto queste dichiarazioni? – domanda Biancani – Se fossi il presidente della Regione allontanerei dalla giunta un assessore che risponde con annunci che travalicano il rispetto dei ruoli. Se Acquaroli fosse invece d’accordo con quanto detto, la questione sarebbe ancor più grave. La affronteremo ad ogni modo nelle sedi opportune» dice il sindaco che poi rilancia: «Anzi, invito la Regione a rispondere alle due richieste fatte dall’amministrazione comunale: la prima per 200mila euro di risorse a sostegno dei tanti eventi che il Comune di Pesaro ha previsto per l’estate 2025; la seconda per avere risorse per le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita e i 100 anni dalla morte di Ferruccio Mengaroni. Richiesta fatta a metà febbraio 2025 e a cui non abbiamo avuto alcuna risposta, un atteggiamento che, già da solo, denota la mancanza più assoluta di correttezza istituzionale. Sono risorse necessarie all’accoglienza turistica che Pesaro fa e che la Regione dovrebbe dare senza neppure attendere una richiesta, considerati i soldi che ogni anno continua a dare direttamente e senza nessun bando alla gran parte dei comuni marchigiani che non hanno neppure 1/100esimo della capacità attrattiva che Pesaro ha per le Marche. Una capacità che la città, fra l’altro, ha già dimostrato di saper redistribuire su tutto il territorio».