• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
sabato, Maggio 24, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Attualità

Riccione. Francesca Sapucci: “Mussolini è meritevole della cittadinanza onoraria?”

Redazione di Redazione
24 Maggio 2025
in Attualità, Riccione
Tempo di lettura : 8 minuti necessari
A A
Riccione. Francesca Sapucci, consigliere comunale di Riccione coraggiosa” “Mussolini è meritevole della cittadinanza onoraria?”.
Il suo intervento in Consiglio comunale.
“Oggi dobbiamo decidere se Mussolini e il suo ministro Aldo Oviglio siano ancora meritevoli della cittadinanza onoraria, onorificenza che si attribuisce a chi si è distinto per contributi culturali, sociali, scientifici e sportivi.
Come rappresentanti eletti con le nostre azioni dovremmo concretizzare le istanze dei cittadini e imprimere una direzione alla nostra città, ma abbiamo anche l’onere e l’onore di prendere posizione con le nostre parole, che a loro volta orientano e stimolano il dibattito pubblico.
Ritengo che sia un’occasione quella di poter affrontare un argomento come quello del fascismo, oggi molto attuale,
  • viste le tante manifestazioni in difesa dei militanti fascisti che si stanno svolgendo in molte città, protette da polizia e carabinieri,
  • viste le leggi di restrizione delle libertà individuali, come il decreto sicurezza, che impedisce pure atti di resistenza passiva quando si vuole manifestare il proprio dissenso per qualcosa che si ritiene ingiusto e
  • visto che dichiararsi antifascisti oggi da luogo a identificazioni delle forze dell’ordine; troppi i casi che ultimamente si sono susseguiti, dalla panettiera di Ascoli, a chi lancia un urlo contro le varie manifestazioni per celebrare il fascismo e viene appunto identificato, mentre chi sta dall’altra parte viola apertamente la Costituzione.
Credo che il fascismo sia un sintomo, che esce allo scoperto quando alcune congiunture a livello nazionale e internazionale si verificano.
L’Italia in cui il fascismo mosse i suoi primi passi, ma purtroppo non è molto differente dalla situazione attuale, era un’Italia con una forte crisi economica, un’alta disoccupazione, un divario molto rilevante tra il popolo e i grandi industriali, c’era ostilità nei confronti della politica, accusata di non occuparsi dei problemi e la classe media si stava impoverendo, la democrazia era vista come incapace di risolvere i problemi e le si preferiva una figura forte che da sola riportasse l’ordine.
Quando si è in questa situazione è facile affidarsi a soluzioni semplici, presi dalla vita quotidiana e dal poco tempo a nostra disposizione, indirizzati da politici esperti nel cercare di non affrontare le proprie responsabilità, ma zittire le opposizioni non è mai la soluzione, certe soluzioni non fanno altro che ingrandire i problemi e prima o poi non si riesce più a tenerli sotto il tappeto.
Abbiamo visto che cosa ha prodotto il modo di operare del fascismo: vietarono la libertà di stampa e di associazione, i sindacati furono aboliti e ridotti a uno solo e di Stato, i partiti furono aboliti, le opinioni diverse erano punite con il carcere, ci sono state fucilazioni fatte verso chi si ribellava a questa soppressione di libertà, sono state introdotte le leggi razziali.
E oggi? La guerra è vista ancora come una soluzione, c’è un piano da 800miliardi di euro, una cifra che si fatica a immaginare, da spendere in armamenti, quando la nostra sanità è al collasso, le scuole non sono messe meglio e nemmeno l’investimento sull’istruzione;
nel mondo del lavoro gli incidenti aumentano tutti gli anni e l’investimento sulla sicurezza non è una priorità per le aziende e nemmeno lo Stato investe sui controlli.
E che dire delle condizioni delle carceri e dei centri di rimpatrio , dove si fa largamente uso di psicofarmaci per sedare le persone e il cibo che viene dato loro è spesso avariato? Questi sono luoghi dove sono stipate il doppio delle persone previste per legge e dove le proteste per avere condizioni di trattamento dignitose sono represse violentemente, se noi non ci occupiamo dei problemi dei più deboli, dei loro diritti, ne saremo travolti, come è già successo.
-Come ha detto Chiara la storia è fatta di corsi e ricorsi, noi dobbiamo essere sentinelle e cercare di prevenire il peggio.
Quando i soldi si investono in armi invece che per i cittadini si ha la certezza che stanno arrivando tempi molto bui.
Anche quando la giustizia non è più qualcosa a cui tendere, ma un mero esercizio di sofismi contrapposti, quando c’è uno dei massacri più atroci in corso e il governo, invece di prendere la parte dei civili palestinesi, finanzia l’esercizio israeliano comprando le loro armi e vendendo loro le nostre, quando il mondo è pieno di guerre e non si fa nulla per raggiungere un accordo,
in questi tempi è necessario più che mai affrontare le questioni fondamentali, perché è chiaro che ci si è persi tra i mille avvenimenti, e si devono ritrovare le parole che ci devono illuminare la strada: giustizia, libertà, unione fra i popoli
Tutto ciò che risponde e che ci riporta a queste parole, che sono alla base della convivenza fra le persone, deve essere rafforzato dalle politiche e dalle azioni di tutti.
Quindi invito tutti a cogliere l’occasione che ci è data da questa pratica per stabilire le priorità e rimettere alla base delle nostre scelte quotidiane i principi fondamentali, perché è vero, com’è vero, che ogni azione produce una reazione e tutti siamo parte di un tutto, che ci influenza, ma che viene anche a sua volta influenzato da noi.
Purtroppo lo sappiamo, il tempo cancella il dolore, normalizza gli eventi, ed è per questo che serve memoria di quello che è stato.
Domenica sono andata in visita alla casa dei fratelli Cervi, una madre, un padre, 9 figli, di cui 7 uccisi perché erano persone con delle idee differenti da quello che veniva imposto, la casa incendiata più volte dopo l’eccidio, la madre morta l’anno dopo per non aver saputo reggere il dolore della perdita dei propri figli, a cui aveva personalmente insegnato a leggere e scrivere in un’Italia dove l’analfabetismo, nel 1943, era al 90%! I sacrifici immani del lavoro non hanno tolto loro la voglia di cambiare le cose che ritenevano ingiuste.
Oggi di tempo ne abbiamo decisamente molto in più e la fatica che facciamo è immensamente minore, ma ci occupiamo anche noi del nostro futuro?
Questa è solo una delle infinite storie che sono avvenute in Emilia Romagna, sono circa mille gli episodi avvenuti nella nostra regione, con 4500 morti, 775 solo a Marzabotto.
Per non parlare della linea Gotica, che attraversava l’Italia dall’Adriatico fino al Tirreno.
 La strategia dei generali tedeschi a cui si affiancavano i militari fascisti, che insieme portarono a compimento le stragi nel nostro paese, era, nel ’44, cioè dopo l’armistizio del ’43, cioè dopo che largamente la guerra era ritenuta persa, di infliggere al nemico, cioè ai partigiani e agli alleati che avevano risalito l’Italia fino a qua, la strategia dicevo era di infliggere il numero più alto possibile di perdite.
E allo stesso tempo non posso ignorare le migliaia di morti dalla parte opposta, tutti quelli che invece credevano che la soluzione fosse quella che Mussolini professava, giovani, a migliaia, mandati in prima linea, mandati anche in Russia come sappiamo con le scarpe di cartone, l’esito di quelle spedizioni nei rami alti del governo era ben noto, ma dovevano mandare la loro parte di aiuto ai tedeschi, non c’era possibilità di considerare la vita delle persone, dei cittadini, non erano importanti come gli accordi politici.
Non dimentichiamo mai che quello che è successo può riaccadere.
Il capitale umano perso è talmente tanto, i giovani sono sempre forti dei loro ideali, ma chi li orienta ha la responsabilità e deve avere a cuore il loro futuro.
Così non è stato, questo è uno dei crimini più grandi di cui si è macchiato Mussolini, li ha mandati a morire nonostante sapesse che non avessero possibilità di farcela, anche quando era chiaro l’esito della guerra e il destino del fascismo.
La revoca della cittadinanza rende onore a loro, a tutti quelli che hanno avuto paura, da una parte e dall’altra, a tutti quelli puniti per aver espresso apertamente le opinioni che ritenevano giuste, serve a sottolineare che la difesa delle libertà è il faro che ci illumina.
Celebre è un’affermazione di Vittorio Foa che fece a un parlamentare ex fascista, che gli aveva detto:
«Caro Foa, dopo tanti anni di battaglie su fronti opposti, ci troviamo qui in Senato, a servire lo Stato pur con le nostre diverse idee. Possiamo stringerci la mano?». E Foa gli disse: «Certo, possiamo stringercela. L’importante è ricordarci che lei è qui, in Parlamento, grazie alla Costituzione; e la Costituzione c’è perché abbiamo vinto noi. Se aveste vinto voi, io sarei rimasto in galera e lì sarei morto».
Oggi noi qui parliamo di chi era a capo di tutto, di colui che ordinò le più atroci violenze di quel periodo, se i fascisti non fossero stati sconfitti, con un costo altissimo di vite umane, le opposizioni, e tutti quelli che hanno un’opinione diversa dalla maggioranza, sarebbero, nella migliore delle ipotesi in galera. Mentre invece la vittoria delle forze democratiche ha garantito la possibilità di non avere un pensiero unico.
Qualcuno mi contesterà che Mussolini ha fatto anche cose buone, che per Riccione è una figura importante, ma bisogna anche dire che l’Emilia Romagna è la regione che ha pagato il prezzo più alto di vite umane e c’è anche da sottolineare che di tutte le vittime più del 50% erano civili.
E come non parlare dei civili, anche di Riccione, che hanno dovuto sfollare a piedi a San Marino, lasciando tutto, avendo solo con se la speranza di un aiuto da parte di chi si incontrava sul cammino? E quando sono tornati hanno trovato le case senza più le scorte di cibo accumulate e  devastate, usate come latrine.
Questa è la guerra e le sue conseguenze, perché se da una parte si citano i privilegi che Mussolini ha portato a Riccione, dobbiamo anche capire che tutto ha un prezzo. Non si può accettare di ottenere privilegi da qualcuno che si macchia dei peggiori crimini, il destino di chi ha pagato con la vita l’ascesa di un dittatore non può lasciarci indifferenti.
E allora chiediamocelo perchè della gente ha pagato con la propria vita la nostra libertà.
Togliere quell’onorificenza è un modo per onorare tutti quelli che hanno dato la loro vita o l’hanno messa a rischio per la libertà, ieri come oggi, perché i diritti non sono MAI garantiti per sempre e devono sempre essere difesi, anche oggi.
Voglio parlare anche del ministro di grazia e giustizia Aldo Oviglio, nato a Rimini, laureatosi in giurisprudenza a Bologna, iniziò la sua carriera politica tra le fila dei radicali, da consigliere comunale di Bologna assistette all’assalto di palazzo d’Accursio da parte di una squadra fascista e dove ci furono una decina di morti tra i socialisti e fu ucciso anche un consigliere della sua stessa lista, quindi aderì al fascismo.
Come candidato prese addirittura più voti di Mussolini nel collegio di Bologna, si attestò su posizioni indipendenti da subito rispetto al capo del governo, entrò in forte contrasto dopo l’omicidio di Matteotti e l’anno dopo nel ’25 si dimise da ministro.
Nonostante questo, nel ’22 emanò il provvedimento che amnistiò i reati fascisti, stabilì che i reati si differenziavano per la matrice politica e gli squadristi che commisero violenze e reati per sostenere il fascismo vennero rimessi in libertà.
Era convinto che il fascismo fosse solo un movimento di ringiovanimento della democrazia.
Voglio entrare nello specifico anche su Oviglio perché dobbiamo renderci conto che anche se qualcuno è colto e preparato, se è un professionista di un certo livello, non per forza è al riparo di quello che credo sia un pericolo, il pericolo di discriminare gli altri, di sentirsi al di sopra della legge, non ci si deve sentire mai fuori da questo pericolo, il pericolo è reale e vale per tutti, il fatto che la maggioranza delle persone la pensi in un modo non ci esime dalla responsabilità di applicare un sano spirito critico alle istanze per cui parteggiamo.
Ci si deve sempre sentire uguali agli altri, nelle nostre diversità, ma con uguali diritti, il confronto democratico deve sempre avvenire, le domande devono sempre poter essere poste, le minoranze, dentro e fuori da questa sala, devono essere sempre tenute in grande considerazione.
Orgogliosamente voglio dire che le critiche che vengono portate dalle parti politiche che mi stanno di fronte sono per me oggetto di approfondimenti, sono convinta che le domande devono sempre avere delle risposte, non esistono domande giuste o sbagliate, quando le risposte non arrivano, ci si deve fermare e concentrare, perché i nodi vanno sciolti il prima possibile, se no può succedere che diventino difficili da risolvere.
In ultimo credo che tutte le persone che sentono che i valori di giustizia e della libertà di pensiero e di azione nel rispetto degli altri siano da rinforzare, per poter garantire la pacifica convivenza delle persone in una società, possono convenire che la storia non si cancella, la storia si scrive… nel bene e nel male.
La storia la scriviamo tutti i giorni, prendendo parte”.
Articolo precedente

Misano Adriatico. Casette-Misano Cella, inaugurata la ciclo-pedonale col salto di carreggiata…

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Attualità

Misano Adriatico. Casette-Misano Cella, inaugurata la ciclo-pedonale col salto di carreggiata…

24 Maggio 2025
Attualità

Rimini. Croatti: “Fermare la criminalità organizzata”

24 Maggio 2025
Attualità

Riccione, Mussolini, la storia e la cittadinanza revocata…

24 Maggio 2025
spot Aquafan Riccione
Riccione

Aquafan riapre il 1° giugno! Concerti, eventi, dj e scivoli aperti anche di notte

23 Maggio 2025
Attualità

Riccione. Aquafàn riapre il primo giugno

23 Maggio 2025
Focus

Riccione. Progetto “Pronto Decoro Riccione”: cura costante della città con squadre specializzate per verde e manutenzioni

22 Maggio 2025
Attualità

Tavullia. A Padiglione nuovo campo sportivo in sintetico

22 Maggio 2025
Attualità

Riccione. Al Palazzo del Turismo la mostra d’arte degli alunni delle classi terze della scuola Geo Cenci

22 Maggio 2025
Mostra più articoli

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Riccione. Francesca Sapucci: “Mussolini è meritevole della cittadinanza onoraria?” 24 Maggio 2025
  • Misano Adriatico. Casette-Misano Cella, inaugurata la ciclo-pedonale col salto di carreggiata… 24 Maggio 2025
  • Rimini. Palazzo Buonadrata, presentazione del libro “Amarcord e la Mille Miglia La leggendaria corsa nella Rimini di Fellini” il 30 maggio 24 Maggio 2025
  • Rimini. Croatti: “Fermare la criminalità organizzata” 24 Maggio 2025
  • Riccione, Mussolini, la storia e la cittadinanza revocata… 24 Maggio 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-