Provincia di Rimini. Goletta verde, le spiagge superano l’esame. Tutti i valori entro la norma.
39esima edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente
che solca i mari in difesa delle acque e delle coste.
Presentati i dati del monitoraggio lungo le coste dell’Emilia-Romagna
Su 11 punti campionati da Goletta Verde 2 sono risultati fuori dai limiti di legge.
Legambiente “La foce del fiume Rubicone continua ad essere un punto critico della costa emiliano–romagnola, e quest’anno si aggiunge anche la foce del Savio. Dobbiamo lavorare per efficientare
la rete di depurazione in modo da migliorare le condizioni del nostro mare,
soprattutto nei pressi delle foci dei fiumi”.
Presentati oggi a Marina di Ravenna, i dati del monitoraggio di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute di mare e coste e che concluderà suo viaggio il 9 agosto in Liguria. I campionamenti sono stati fatti il 10 e il 12 giugno scorsi, 4 a mare e 7 presso foci di fiumi o torrenti. Degli 11 punti campionati dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde, 2 punti, entrambi campionati il 12 giugno, hanno fatto rilevare cariche batteriche fuori dai limiti: uno è stato prelevato alla Foce del Fiume Savio, presso il Lido di Savio a Cervia (RA), l’altro alla foce del fiume Rubicone a Savignano mare (FC). Si precisa che il punto di Savignano a mare è stato campionato nel lato opposto della sponda rispetto al punto dell’anno scorso, registriamo per il secondo anno di fila valori oltre il limite di legge. Ricordiamo che la foce del Rubicone insiste su due comuni: quello di Gatteo e quello di Savignano sul Rubicone. Rientrata la criticità rilevata lo scorso anno presso la foce del fiume Uniti, in località Lido di Adriano in provincia di Ravenna, che è passato da inquinato a entro i limiti.
I dati sono stati commentati nella conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina a Marina di Ravenna, nel terzo giorno di tappa in Emilia Romagna, da Elisa Turiani, portavoce Goletta Verde, Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna, Alessandro Barattoni, sindaco di Ravenna, Irene Priolo, Assessora all’Ambiente Regione Emilia-Romagna, Cristina Mazziotti, Responsabile Struttura Oceanografica Daphne, ARPAE
Alessia Merlo, Responsabile Coordinamento dell’Area 2 – CONOU e Francesco De Marco, S.T.V. Capitaneria di Porto di Ravenna. Al termine della conferenza sono state premiate le attività locali che si sono distinte per la loro collaborazione con il Circolo Legambiente Matelda: lo stabilimento balneare Duna degli Orsi, l’associazione Saperi e Sapori, Ravenna Yacht Club, Circolo Ippico la Piallassa, il ristorante Il Molinetto e Carla Gasparini, per il suo contributo nell’ideazione di progetti di tutela della fauna selvatica nell’area della Piallassa dei Piomboni.
Focus punti campionati Oltre ai due punti risultati oltre i limiti di legge, in provincia di Ferrara il campione è stato prelevato dalla spiaggia libera a nord del Canale Navigabile di Porto Garibaldi, nel comune di Comacchio; nel comune di Ravenna, entro i limiti i campioni presso la spiaggia a nord della foce del Canale di destra Reno a Casal Borsetti, presso la spiaggia a nord della foce del fiume Lamone a Marina Romea, presso la foce del Canale Ferrari a Punta Marina e presso foce fiumi Uniti al Lido di Adriano; infine, in provincia di Rimini, entro i limiti i punti alla spiaggia sud presso foce fiume Uso, a Igea Marina, alla foce del fiume Marecchia in località Rivabella, Rimini, alla foce del torrente Marano a Riccione e alla foce del Torrente Ventena a Cattolica.
Regione Comune Provincia Località Punto Giudizio Goletta Verde 2025
Emilia Romagna Comacchio FE Porto Garibaldi Spiaggia libera nord Canale navigabile Porto Garibaldi Entro i limiti
Emilia Romagna Ravenna RA Casal Borsetti Spiaggia a nord della foce del Canale di destra Reno Entro i limiti
Emilia Romagna Ravenna RA Marina Romea Spiaggia nord presso foce Lamone Entro i limiti
Emilia Romagna Ravenna RA Punta Marina Foce canale Ferrari Entro i limiti
Emilia Romagna Ravenna RA Lido Adriano Foce fiume Uniti Entro i limiti
Emilia Romagna Cervia RA Lido di Savio Foce del Fiume Savio Inquinato
Emilia Romagna Savignano sul Rubicone FC Savignano mare Foce Fiume Rubicone Inquinato
Emilia Romagna Bellaria/Igea Marina RN Igea Marina Spiaggia sud presso foce fiume Uso Entro i limiti
Emilia Romagna Rimini RN Rivabella Foce Fiume Marecchia Entro i limiti
Emilia Romagna Riccione RN Marano Foce torrente Marano Entro i limiti
Emilia Romagna Cattolica RN Ventena Foce Torrente Ventena Entro i limiti
Per quanto riguarda la foce del Fiume Savio, che risulta essere una nuova presenza rispetto allo scorso anno tra i punti risultati fuori dai limiti di legge, si rileva che dal Portale Acque del Ministero della Salute risultano criticità riscontrate tra il 13 e il 14 giugno, nei profili a nord e a sud della foce. In particolare, l’area subito a nord era stata chiusa temporaneamente anche dal 3 al 5 giugno. Per il secondo punto fuori dai limiti, ossia foce Rubicone a Savignano mare, sempre dal Portale Acque del Ministero della Salute emerge che le aree di balneazione subito a nord e a sud della foce sono state interdette alla balneazione dal 3 giugno, e il divieto è ancora in corso. Nonostante ciò, per entrambi i punti i volontari e le volontarie di Legambiente non hanno registrato la presenza di cartelli di divieto di balneazione.
“Questo rappresenta una grave mancanza di informazioni da parte delle amministrazioni che devono tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine – dichiara Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna. Sappiamo che le foci dei fiumi non sono balneabili, ma questa informazione deve essere chiara anche per la cittadinanza, ed è responsabilità delle amministrazioni esporre i cartelli di divieto di balneazione e far rispettare l’interdizione. La salute del mare e delle coste deve diventare una priorità per chi ci governa e abbiamo il dovere di tutelare il nostro territorio che rappresenta non solo una ricchezza naturale e ambientale unica, ma anche una fonte economica importantissima per l’Emilia-Romagna. Chiediamo agli enti competenti di vigilare con attenzione perché questa situazione di criticità riscontrata alle foci dei fiumi, sia a livello informativo che di presenza di batteri nelle acque, non si ripeta. Ricordiamo inoltre che non siamo ancora nel periodo di piena della stagione estiva, dove la pressione antropica aumenterà notevolmente gravando ulteriormente sull’efficienza del sistema di depurazione”.
Da segnalare che nonostante nei campioni prelevati da Goletta Verde nel tratto di mare antistante Ravenna non siano emerse criticità, dal 30 maggio ci sono stati divieti di balneazione ad intermittenza, rientrati poi il 13 giugno. I volontari e le volontarie di Legambiente hanno registrato la presenza dei cartelli di divieto di balneazione, ma anche di persone in costume da bagno che passeggiavano comunque nelle acque interdette.
“Il monitoraggio di Goletta Verde è un’istantanea della salute dei nostri mari: nel nostro viaggio lungo le coste della penisola rileviamo la presenza di batteri fecali in un determinato punto, giorno e ora, una fotografia scattata ogni anno da 39 anni – dichiara Elisa Turiani, portavoce di Goletta Verde. Non vogliamo dare patenti di balneabilità né tantomeno sostituirci alle autorità competenti. Vogliamo essere di supporto alle amministrazioni e informare la cittadinanza sulla salute dei mari e delle coste della penisola. Ed è solo attraverso un sistema di depurazione delle acque efficiente ed efficacie che si può arrivare ad una qualità delle acque marine che tuteli non solo l’ambiente ma anche i cittadini e le cittadine.”
Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili. In particolare, l’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Partner principali della campagna sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.
“L’economia circolare non è solo una scelta ambientale, ma una leva strategica per costruire un futuro più sicuro e sostenibile. Il CONOU rappresenta un esempio concreto di come questo modello possa funzionare: ogni anno raccogliamo e rigeneriamo l’intero quantitativo di olio lubrificante usato prodotto in Italia, impedendo che un rifiuto pericoloso venga disperso nell’ambiente. Al tempo stesso, lavoriamo per coinvolgere e sensibilizzare cittadini, affinché diventino parte attiva di questo modello” – sottolinea Alessia Merlo, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Est. Basti pensare all’impatto che avrebbe avuto la dispersione in natura di quasi 7 milioni di tonnellate di olio usato negli ultimi quarant’anni. Goletta Verde è, in questo senso, un presidio fondamentale: ci ricorda quanto sia importante la cura quotidiana dei nostri mari, delle coste e della biodiversità, patrimonio comune e insostituibile.”
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.