È in corso, come lungo gli argini dei fiumi, un attacco senza precedenti al verde che va oltre la gestione “ingegneristica” della materia. C’è una sorta di ossessione dovuta non solo all’amministrazione ma anche ai privati che vedono ogni ciuffo d’erba e ogni ago di pino come nemico. Questo porta a sfalci in tutte le stagioni e in ogni dove (anche in aree senza alcun passaggio umano, come gli spartitraffico) oltre a potature scriteriate e gli ormai ben noti abbattimenti di alberi secolari, in zone pubbliche e anche private, in nome del pericolo spesso non effettivo o appurato e spesso generando nuove spese comunali evitabili.