– “I giovani del circondario vengono qui a chiedere consigli sulle miscele di tabacco, sul tipo di cartine, i sigari, un buon vino o liquore. Siamo il loro punto di riferimento”. Così Eros Monticelli, gestore della tabaccheria in via della Repubblica a Misano. Ad affiancarlo la moglie Maria Teresa Celona (per tutti Teresa) ed il figlio Davide.
La storia. Nel 1954 la fondazione. Nasce come alimentari-tabaccheria, classica bottega degli anni ‘50. Si vendeva di tutto: alimentari, mangimi per pollame…Era un negozietto grande neanche un terzo di quello attuale. Intestata alla nonna, passa poi alla madre Vittoria Castiglioni (premiata una ventina di anni fa con il Piatto d’Oro alla carriera durante una manifestazione nel giorno dell’epifania), fino alla gestione ultima. “Siamo la terza generazione”. All’apertura nella zona c’erano soltanto una decina di case, tre delle quali coloniche, alcune a ridosso di via Greppe. Dal ‘60 al ‘65 era presente soltanto il viale centrale, ancora quelli laterali non avevano fatto la loro comparsa. Nel ‘75 il primo cambiamento (da alimentari tradizionale diventa mini market, con un servizio banco), nel ‘95 il secondo e definitivo. La specializzazione nel tabacco e nei vini sono tra le scommesse vinte.
“Ho iniziato a lavorare fisso all’età di tredici anni – continua Eros -, finita la terza media per sostituire mio padre. Ricordo ancora che da bambino giravo davanti alla tabaccheria con il triciclo e imitavo i grandi, raccogliendo le cicche di sigarette e facendo finta di fumare”.
La televisione era un lusso, così per vedere Furia e Rintintin si faceva tappa dalla famiglia dei Morotti, contadini benestanti ed unici della zona ad averla. Il problema sorgeva in inverno. “ La notte calava presto e per tornare alle rispettive abitazioni dovevamo attraversare i campi coltivati che presentavano fossati. Si cadeva. Al rientro a casa erano botte certe”. Dice scherzando il titolare.
Sono cinquantadue anni da tabaccaio per Eros. “Ho assistito alla nascita del centro di Misano, ho visto arrivare tutti”.
Essendo una bottega storica, la famiglia Monticelli è diventata un’oasi nel deserto per la popolazione: aiuta gli anziani, risolve i problemi della gente, soccorre persone che non si sentono bene… insomma un negozio “multitasking”.
La clientela. “D’estate (anni ‘60) il turismo era agli albori, veniva qualcuno dal mare. Quella volta, essendoci solo noi in zona, vendevamo parecchie cartoline illustrate che riempivano un tabellone lungo quattro metri che mio papà aveva costruito. L’apice della giornata era la sera, quando i turisti venivano a comprarle. La clientela è sempre rimasta quella locale. Se una volta era in prevalenza femminile con la massaia, ora è maggiore la presenza maschile. Molte donne-spiega Eros- vengono a chiedere a mia moglie consigli sul lotto”.
Le passioni. Ama la fotografia, è affascinato dalla scultura (scolpisce pietra nel tempo libero e a detta della moglie, se la cava molto bene per essere autodidatta), frequentatore di poligono e tanto altro.
Sono sei anni che il negozio è aperto 363 giorni su 365, dalla mattina alle 8 alla sera alle 20. “Abitando sopra, anche in chiusura, scendo e svolgo lavoretti come la sistemazione degli scaffali. Siamo sempre qua dentro”.
“La nostra attività è un punto di ritrovo e aggregazione. D’inverno nel pomeriggio ci si può imbattere nel gruppo di ragazzi e persone mature che si bevono una birra, fanno una chiacchierata, facciamo il caffè a chiunque lo chiede. Siamo l’ancora sicura di molti anziani che cercano un aiuto, un consiglio. C’è un rapporto umano importante portato avanti dalla tradizione famigliare”. Conclude Eros.
Eros e Teresa impersonano la cortesia vera.