230 grazie per una serata che, all’insegna della solidarietà, della musica e della prevenzione ha animato il Rockisland sul molo di Rimini, dove oltre 230 persone hanno partecipato all’evento benefico “Rockisland per il Cuore”, promosso dalle associazioni Il Cuore di Luca Petitti, ASCOR (Associazione Sostenitori Cardiologia Ospedaliera Riminese) e Centro per i Diritti del Malato Natale Bolognesi, con il patrocinio del Comune di Rimini e il sostegno di Petroltecnica S.p.A.
Ad accompagnare la cena, il coinvolgente live del gruppo musicale Doors to Balloon, composto interamente da medici cardiologi, ha regalato momenti di emozione e divertimento, dimostrando come la cura del cuore possa passare anche attraverso le note.
Obiettivo: prevenzione e salute
L’iniziativa ha raccolto fondi destinati al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Infermi di Rimini, con l’obiettivo di potenziare le strumentazioni diagnostiche e promuovere attività di prevenzione sul territorio. In passato, grazie a eventi simili, è stato possibile donare un nuovo ecografo cardiologico e installare defibrillatori in diverse scuole riminesi, contribuendo concretamente alla sicurezza e alla salute dei giovani cittadini.
Un impegno che continua
“Grazie di cuore a chi ha reso possibile questa serata: ogni gesto, ogni presenza, ogni nota ha contribuito a far battere più forte il cuore della nostra città. Insieme stiamo seminando prevenzione, solidarietà e speranza, confermano il nostro impegno costante per migliorare la qualità della vita e la prevenzione cardiologica nella città di Rimini, collaborando attivamente con le istituzioni sanitarie, pubbliche e scolastiche”.
“Grazie di cuore a chi ha reso possibile questa serata: ogni gesto, ogni presenza, ogni nota ha contribuito a far battere più forte il cuore della nostra città. Insieme stiamo seminando prevenzione, solidarietà e speranza, confermano il nostro impegno costante per migliorare la qualità della vita e la prevenzione cardiologica nella città di Rimini, collaborando attivamente con le istituzioni sanitarie, pubbliche e scolastiche”.

