Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Le dimissioni di Chiara Appendino hanno un significato molto profondo. Lontani ormai i tempi d’oro con Grillo e Casaleggio, geniali entrambi, visionari e intelligenti che avrebbero potuto garantire stabilità al Movimento; per le poche buone idee che aveva è arrivato Giuseppe Conte troppo narciso che ha avuto il demerito di non mettersi mai in discussione. Già da premier non ha governato bene e ha gestito i tempi difficili del Covid con troppo autorità, più che con autorevolezza. Non dimentichiamo le sue esternazioni e imposizioni. Chiara Appendino politico brillante gli contesta appunto l’incapacità di mettersi in discussione e gli farà opposizione.