Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Si perde di vista l’obbiettivo primario, quello di determinare oltre ogni ragionevole dubbio chi ha ucciso Chiara. C’è la sensazione di allontanarsi sempre più dalla scena del delitto per lasciare spazio agli scontri fra procure e procuratori e tra avvocati. Si sta prendendo una deriva pericolosa. Il fatto che sia stato indagato il padre di Sempio per aver probabilmente corrotto l’ex procuratore Venditti al fine di archiviare il caso a favore del figlio nel 2017 potrebbe essere solo l’inizio di una svolta, ma manca ancora un movente chiaro e l’analisi e l’approfondimento di molte prove. Si prospettano tempi molto lunghi.











