Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Per raccontare la Vanoni, che se ne è andata a 91 anni nella sua casa a Milano, non basterebbe un libro. È stata una delle interpreti più raffinate della musica leggera italiana ma anche attrice. Il primo incontro importante lo fa con Giorgio Strehler nei primi anni ’50, di cui diviene ben presto la compagna e frequenta il Piccolo di Milano. Negli anni ’60 l’incontro con Gino Paoli, con il quale instaura un indimenticabile sodalizio musicale e vive un’intensa storia d’amore. Dice: “Ero ancora innamorata di Paoli quando sposai Lucio Ardenzi“; con il quale ebbe un figlio. Il matrimonio durò solo 2 anni. Intanto, la sua carriera musicale prosegue, collaborando con i maggiori artisti italiani e non solo e inanellando successi. La contraddistingueva la timbrica della voce calda e sensuale. Ha continuato a cantare fino ai giorni nostri con produzioni sempre nuove e sui palcoscenici più rinomati. Veramente unica, brillante ed intelligente, ci mancherà.








