Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
È ancora fresca la memoria della violentissima aggressione allo studente della Bocconi da parte della baby gang di ragazzi appunto in prevalenza minorenni. Lo studente della Bocconi è salvo per miracolo, ma è ancora ricoverato in rianimazione e causa alcune lesioni permanenti, provocate dalle coltellate; rimarrà molto probabilmente invalido. Ma non meravigliamoci perché chi vende coltelli, in Italia, non ha l’obbligo di chiedere i documenti. E questo succede sia in un negozio che online. È come se un minorenne andasse in tabaccheria a comprare le sigarette. Non gli vengono richiesti i documenti. Per quanto riguarda le armi da taglio occorre una stretta urgente. Sono proprio queste a provocare i danni più gravi, dalle aggressioni ai femminicidi.










