L’artista slovena Neja Tomšič torna a L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino per riprendere la sua ricerca intorno al mondo della fisarmonica a partire dall’archivio della Fabbrica Galanti in cui si era imbattuta durante la sua prima permanenza a Mondaino per il progetto europeo Stronger Peripheries.
Con il progetto di ricerca The History of Accordions, Neja registrerà interviste e video per testimoniare il periodo in cui l’intero paese viveva al ritmo della fisarmonica, cercando connessioni con la storia dello strumento in Slovenia. Intrecciando interviste, materiali d’archivio e video Neja indagherà la fisarmonica non solo come strumento musicale ma anche e soprattutto come elemento di connessione sociale: esportate negli Stati Uniti, le fisarmoniche si fecero tramite di usi e costumi che influenzarono la vita di altri popoli contribuendo alla costruzione della loro identità nazionale.
A Mondaino Neja entrerà in contatto con la comunità locale per arricchire la ricerca di testimonianze vive e delineare con dovizia di particolari la storia di uno strumento tanto importante per la storia della cultura e della società del territorio.
Il progetto di ricerca si inserisce in un programma biennale di residenze che vede riprendere la collaborazione tra L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Bunker, ente di produzione teatrale sloveno, già iniziata in occasione del progetto europeo Stronger Peripheries – A Southern Coalition (2020-2024). Il progetto porterà Neja di nuovo a Mondaino nel 2026.
Nota biografica
Neja Tomšič (1982) è un’artista visiva, poetessa e scrittrice che vive e lavora a Lubiana (Slovenia), la cui pratica interdisciplinare unisce disegno, fotografia, poesia e performance. Attraverso l’indagine di storie dimenticate o spesso nascoste, la sua ricerca mira a ripensare le narrazioni dominanti, approfondendone le specificità e creando situazioni in cui possano emergere nuove comprensioni del presente.
Il suo progetto Tea for Five: Opium Clippers, un saggio performativo in forma di cerimonia del tè cinese, è stato presentato in 11 paesi ed eseguito in oltre 55 repliche. Il suo libro d’artista Opium Clippers ha ricevuto il premio per il miglior libro d’artista sloveno 2017/2018 e per il miglior design nella categoria “Libro come oggetto” alla Fiera del Libro di Lubiana.
Neja fa parte di Nonument Group, un collettivo artistico che mappa, archivia e interviene su monumenti, spazi pubblici ed edifici del XX secolo dimenticati, abbandonati o che hanno subito un cambiamento di significato.
Neja lavora anche come curatrice e produttrice ed è cofondatrice di MoTA – Museum of Transitory Art, una piattaforma di ricerca e produzione con sede a Lubiana dedicata all’arte transitoria.











