Una sobria ed imponente statua del Beato Amato Ronconi, opera dello scultore Umberto Corsucci, accoglie quest’anno i devoti che partecipano alla Festa delle Noci, un appuntamento antico di qualche centinaia d’anni, in onore dei nonni ospiti nella Casa di Riposo del beato Amato di Saludecio.
Lo scopo della giornata è molto semplice: incontrare ed intrattenere gli ospiti, che attendono con impazienza bambina la giornata. L’appuntamento, come tradizione vuole, è la seconda domenica di ottobre, quest’anno il 12.
Il programma. Dopo la messa al mattino delle 9.30 nella chiesetta dell’ospizio, la festa inizia il primo pomeriggio (14.30) con il rosario e la benedizione.
La noce è la protagonista indiscussa: si vendono noci nostrane, frutta di stagione di una volta, nocino, sciroppo del nonno, torte alle noci, pane alle noci, “fusaia”. Invece, nello stand gastronomico, i fagioli con la piadina la fanno da padrone.
Il pomeriggio è fatto di giochi ed animazioni della vecchia tradizione: “e ciacanos”, “l’altezza de parsciòt”, la lunghezza della corda, “e pes”. Inoltre, c’è una gara per la noce più grossa e per quella più piccola. Il premio più importante dell’estrazione: è la Nuova Vespa 125 o un Tv Color Philps. A seguire: buono spesa di 500 euro, tastiera elettronica, televisore e Stirella .
Tutto il ricavato va in beneficenza ani nonni.
La casa di riposo dei nonni, all’ingresso di Saludecio, sulla destra, è quella del Beato Amato. Accoglieva poveri e pellegrini diretti a Roma.
Ha subito molte trasformazioni, ma è rimasto un luogo di un fascino e di una misticità particolare: la chiesina, probabilmente, era la cella del Beato.
L’appuntamento, come dicono gli organizzatori, coinvolge “molte mani”.