[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/novembre03/francodellasantina.jpg[/img]Ma anche della mia vita, che a quei Bagni 7 è legata da ricordi “vecchi” di oltre 30 anni e che saranno sempre impressi nella mia mente, indelebili. Tra questi e su tutti, il sorriso di Franco che salutava i clienti all’ingresso del suo stabilimento balneare, certo di essere l’uomo più fortunato del mondo ad avere avuto l’opportunità di fare ciò che più gli piaceva.
E sapeva trasmetterla quella passione per il mare e per la spiaggia che gli veniva in eredità da una famiglia che può vantare nella sua storia una “licenza da bagnino” datata 1905. Andava orgoglioso, Franco, di quella pergamena che mostrava ai clienti e agli amici, sognando il giorno in cui avrebbe trasmesso tutto quanto al suo adorato Marco.
Ma era un giorno lontano da venire quasi infinito per la miriade di progetti che secondo il loro ideatore avrebbero continuamente trasformato i suoi Bagni 7 in un qualcosa di unico e speciale, innanzitutto per lui.
Ma ben oltre la sua attività di bagnino, Franco era anche un fucina instancabile di iniziative legate alla conservazione della nostra identità dialettale e culturale spesso rivolte ai giovani affinchè il loro passato costituisca un punto di riferimento prezioso per il loro domani.
Ed è questa sua sensibilità cosi rara che ci fa piangere oggi la sua scomparsa, mentre è il ricordo di quel suo sorriso che ci farà mancare Franco domani quando i “suoi” ombrelloni si apriranno nuovamente al sole d’estate… In agosto, grazie alla sensibilità della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, Della Santina ha pubblicato una stampa che recava la rosa dei venti in dialetto cattolichino.
di Tiziano Tonti