– Scarpigno (in dialetto scarpègn) ed il tarassaco (sufiòn o pesalèt) sono le due erbe di campagna classiche della storia dei sapori della Romagna. Se ne fa un largo uso dalla notte dei tempi.
Scarpigno
Viene usato per le insalate rustiche crude. Soprattutto, in Romagna, è lessato e poi saltato in padella, diventando fondamentale per la piadina. I boccioli gialli, sotto sale, possono sostituire i capperi. Gli è sempre stato riconosciuto di favorire la produzione di latte nei bovini. Ha proprietà digestive, colagoghe, depurative, diuretiche, ipoglicemizzanti e lassative.
Tarassaco
La parola è di origine greca e significa turbamento. La credenza popolare afferma che nel Cinquecento strofinandosi con i suoi fiori si carpisse la benevolenza del prossimo. Nel ‘600 le foglie erano portate al collo a mo’ di amuleti. Altra curiosità. Le fanciulle per sapere quanti anni mancassero al matrimonio, contavano i soffi per disperdere il palloncino.
Pianta perenne, cresce dappertutto: incolti, giardini, lungo le strade, sia in campagna, sia in città (insomma: l’inquinamento gli fa un baffo).
In cucina se ne fa un uso del tutto simile allo scarpigno: sia in insalata, sia lesso. E a differenza di molte altre erbe è entrato nella nostra cucina soltanto dal 1400. Le sue proprietà: diuretiche e depurative. Inoltre, è un ottimo coadiuvante nel trattamento della cellulite ed un depurativo nelle diete dimagranti.