– Avanza ad ampi e profondi passi il turismo dell’entroterra. Avanza da quando si è capito di rivolgersi ad un turista diverso da quello che va ad assiepare la riviera. Tre le sue carti vincenti: l’ambiente, l’arte, l’eno-gastronomia e l’artigianato di qualità. E per migliorarsi è appena nata l’associazione provinciale che raccoglie i bed & breakfast.
Nel 2002 le sue presenze alberghiere sono cresciute del 33 per cento, facendone registrare 62.356, pari a 20.326 arrivi. Il boom c’è stato grazie agli italiani, più 48,1 per cento.
Uno dei modelli di sviluppo è senza dubbio Gemmano. Il piccolo comune dell’entroterra ha puntato sulla sua unica risorsa: l’ambiente.
Lo scorso 2 aprile una delegazione della Comunità Europea è salita fino a Gemmano per verificare come va avanti il progetto di tutela delle 11 specie di chirotteri (pipistrelli) che vivono nel bellissimo microclima di Onferno. Il progetto partito alcuni anni fa, ha appena ricevuto un altro finanziamento, 600.000 euro (1,2 miliardi di lire): 45% dalla Comunità, 40 dalla Regione e 15 dal Comune. La delegazione europea era accompagnata da Stefano Corazza, origine riccionese, architetto dei Beni culturali della Regione Emilia Romagna. Ha detto: “Il progetto è basato su un’idea forte. Le 11 specie hanno la difficoltà progressiva di trovare gli ambienti adatti alla vita ed alla riproduzione. Hanno bisogno di prati aridi dove andare a caccia degli insetti, di certe boscaglie. Tali ambienti sono in via d’estinzione. Dunque, l’obiettivo è di preservare, coinvolgendo gli agricoltori, l’habitat giusto per far riprodurre i pipistrelli”. Continua Corazza: “Una delle ricchezze della terra è avere più specie possibili di essere viventi nei loro ambienti”.
Questa scommessa naturale, dai risvolti turistici forti, è stata giocata dall’amministrazione guidata da Cesare Ferri con passione e forza. Tutto è partito 11 anni fa. Si è lavorato duro sulle grotte di Onferno, i suoi pipistrelli, la sua natura. Allora si conoscevano 5 specie di pipistrelli; oggi se ne conoscono 11. Inoltre, sono state censite 465 specie di piante. Si è fatto, e si continua a fare, ricerca (direttore: Dino Scaravelli). Si sono costruite attività legate alla ristorazione, all’ospitalità. Ogni anno arrivano 7.000 bambini e molti soldi (già contabilizzati alcuni miliardi) per creare un centro ben definito e strutturato. Dice il sindaco Ferri: “E’ una scommessa abbastanza anomala. Il Comune si è giocato un’identità a favore della natura, che sul medio e lungo periodo potrà giovare anche alla nostra economia. L’intento è fare andare a braccetto le due cose”.