Garattoni; Lega: “Deciderà all’ultimo momento. Sta giocando
su tre tavoli. La Casa delle Libertà non
starà a guardare”.Poli, An: “L’uomo è solo senza amici, sia nel suo partito, sia fuori”. Giudizi di Merli e Tagliaferri
– Giorgio Ciotti, sindaco di Morciano, ufficialmente della Margherita, alla guida però di una giunta di centro-destra, si è avvicinato ai Ds.
Lo scorso 23 dicembre i segretari provinciali dei Ds Riziero Santi, Roberto Mussoni (Margherita) e Paolo Gambuti (Rifondazione) hanno firmato un accordo politico nel quale c’è un rilancio dell’Unione dei piccoli comuni della vallata. Insomma, bisogna governare insieme.
Dunque: ci sarà il famoso salto della quaglia?
Mario Garattoni, ex repubblicano, oggi della Lega Nord, osservatore attento, è molto lucido nell’analisi. Afferma: “E’ come giocare al lotto. Esce o non esce il numero?
Ciotti è uno molto bravo, solo che rappresenta il classico politico romano. Nel senso che non esclude niente. Al momento sta giocando su tre tavoli: il suo, quello della Margherita, con il centro-destra e con il centro-sinistra. Ed è sottoposto alla corte sia del centro-sinistra, sia del centro-destra. Va detto che Morciano non è mai stata di sinistra e che noi della Casa delle Libertà non siamo un’armata brancaleone.
Certo che le ambizioni di Ciotti, che mirano oltre ai 5.000 abitanti di Morciano, possono essere soddisfatte più a sinistra che a destra. Se aspetta altri 4-5 anni tutto diventa più duro e difficile”.
Maurizio Poli , neo segretario di An, dice: “Credo che questo riavvicinamento sia il frutto di illazioni fatte girare a regola d’arte, soprattutto dopo il voto su Hera (An contraria, a Morciano si è astenuta, ndr). Quanto all’annunciato ribaltone è completamente infondato”.
Ennio Tagliaferri, ex vice-sindaco diessino: “Non so se ci sarà un’alleanza, come si dice, tra Ciotti ed i Ds. Dovesse esserci, la sinistra pagherà un prezzo altissimo.
Vorrà gestire la cosa pubblica, esattamente come sta avvenendo con i suoi attuali alleati, da solo. Però sono sicuro che non si alleerà con la sinistra. Essere proni ai desideri di Ciotti è triste”.
Feliciano Merli, coordinatore di Forza Italia: “Penso che Ciotti con noi di centro-destra si sia trova bene. E’ stato ben sorretto nel suo governo. Facesse il salto a sinistra sarebbe poco credibile. Onestamente non credo che faccia una simile scelta. Ma in caso contrario, non abbiamo paura”.
In questo turbinio politico c’è una certezza. Ciotti è un uomo solo. Non ha amici dentro la Margherita, anzi; e neppure nella destra e nella sinistra morcianese.
Il suo nemico è se stesso, un carattere che non accetta la discussione, il confronto. Fa e disfa come l’istinto lo porta. Non ne avrebbe bisogno.