– Gli oggetti parlano, raccontano, aiutano a fare storia ed a ritrovare se stessi.
“La ceramica popolare d’uso del Mediterraneo. Tradizioni a confronto” è il titolo della sesta edizione di una mostra di ceramica di valore assoluto: assolutamente da visitare.
Il tema di quest’anno: “Le cocce dei Sibillini”. Promossa dal Parco del San Bartolo, dal Parco dei Sibillini si tiene a Fiorenzuola di Focara dal 13 luglio al 14 settembre. Negli anni addietro, a Fiorenzuola di Focara si sono ammirate le ceramiche del territorio del Montefeltro e quello della Valmarecchia, tra Marche e Romagna.
Un centro di produzione importante e vasto è anche quello della zona del parco dei Sibillini e degli immediati dintorni, collocati sia nella provincia di Ascoli che in quella di Macerata. I centri più noti erano Amandola, Sarnano, Montefortino e, ancora oggi, Montottone.
Gli oggetti ceramici più interessanti in esposizione sono quelli nati per il lavoro contadino, per la cucina e per la mensa.
Le forme sono di grande eleganza, gli smalti brillanti, abitualmente monocromi, realizzati con un colore marrone caldo intenso (ossido di ferro) o color miele, spesso ingentilito con interventi gestuali di macchie di manganese o di ramina. Diffuso è l’uso dell’ingobbio sottosmaltato con il trasparente.
Le decorazioni cromatiche sono praticamente inesistenti a meno che non si intenda per decorazione la macchiatura realizzata con gesti vigorosi sulle superfici dei bacili e dei piatti, sia “imperiali” che più piccole.
Orario: luglio-agosto: 17-23; settembre: 9.30-12.30, 16-19; chiusura domenica mattina e lunedì. Ingresso gratuito.