– Il ritorno all’ovile del capolista della lista civica “Fai vivere la tua città” con il centrosinistra? È quello che potrebbe succedere a San Giovanni nelle prossime elezioni amministrative.
Nelle amministrative del 1999, Roberto Filipucci, per anni assessore e poi vicesindaco della città in giunte Pci-Pds-Ds, si presentò con una lista civica sostenuta anche dal centrodestra, dopo che nel 1998 si dimise da assessore all’Urbanistica per contrasti con il sindaco Ds Sergio Funelli.
Di fatto quelle dimissioni consentirono di formare anche a San Giovanni (ultimo Comune in questo nella provincia) l’Ulivo, con l’ingresso in giunta di Davide Clementi, all’epoca del Partito Popolare, oggi Margherita. Filipucci rimase come consigliere indipendente nella lista sinistra democratica (Ds – Prc – Indipendenti) fino alla fine del mandato, per poi formare una lista civica sostenuta dal centrodestra marignanese e da esponenti di centro e di sinistra.
La candidatura di Filipucci nasceva “in contrasto con le segreterie dei partiti e per combattere una politica sempre più lontana dalla gente”. Questo era infatti scritto nel preambolo politico del programma elettorale, un programma di alternativa alla lista di Centrosinistra. Nei mesi successivi poi attacchi ai DS (“un partito poco democratico con decisioni prese nelle segreterie da poche persone”) e per tutta la legislatura una opposizione ferma sulla politica portata avanti dalla giunta di centrosinistra.
Quel tempo sembra ora lontano e le novità del panorama politico marignanese, che vedrà la destra presentarsi unita con il simbolo della Casa delle Libertà con un proprio candidato a sindaco (i nomi sono ancora rigorosamente top-secret), e il centrosinistra alla costruzione (peraltro non facile) di un Ulivo più ampio, lasciano alla lista di Filipucci poco spazio politico.
Manovre di avvicinamento non ce ne sono state, ma in un recente convegno dei DS, è stato lo stesso Filipucci a mostrare una certa bonarietà nei confronti del partito di maggioranza relativa del Granaio (34% alle ultime politiche, uno dei risultati migliori in provincia della Quercia).
Filipucci ha detto che il fatto che i DS ritornino tra i cittadini sia un segnale importante, e che in una fase nazionale di difficoltà per gli enti locali, lui è pronto a fare la sua parte a sinistra. L’intervento al convegno, molto meno duro rispetto agli attacchi di un tempo (dato anche dal fatto che il segretario DS, Gianfranco Cenci è stato collega di giunta di Filipucci per 10 anni) è stato letto come un primo approccio di riavvicinamento, seppur timido.
Nei DS le reazioni sono state fredde: se anche alcuni sono possibilisti, in molti sono nettamente contrari a cercare un dialogo con un avversario delle precedenti amministrative dopo anni di amministrazione con la sinistra. Anche nella Margherita le reazioni sono piuttosto fredde, dato che Filipucci criticò anche il conflitto di interessi dell’assessore Clementi tra la sua attività di giunta e quella di libero professionista.
Sul versante del centrosinistra intanto i partiti si stanno movendo: sembra scontata la conferma dell’attuale maggioranza, che per i segretari dei 3 partiti (DS – Margherita – Repubblicani) è stata una novità positiva per San Giovanni. Il nodo è riuscire ad allargare la coalizione, trovando punti programmatici in comune con altre forze politiche non rappresentate in consiglio o all’opposizione, come Rifondazione Comunista.