Sull’operazione Ghigi è arrivato l’ultimo sì. Il Consiglio comunale si è espresso alla fine dello scorso maggio. A favore ha votato la maggioranza di centrodestra (assente il vicesindaco Ernestino Tommasoli, An), la Lega, astenuti i diessini. L’unico a votare no è stato Ennio Tagliaferri, vicesindaco nella scorsa legislatura e con gruppo consiliare in proprio, Alternativa democratica, dopo aver rotto con il suo partito, i Ds.
Ed il giro delle opinioni inizia proprio con Tagliaferri. Attacca: “Cercheremo di fermare questa tristezza di cemento con un referendum. Dobbiamo raccogliere oltre 1.000 firme, impresa che si spera di portare a termine. Con la Ghigi il sindaco Ciotti ha fatto un capolavoro. Chiunque altro avrebbe trovato un’opposizione dura, col coltello in bocca. Invece, l’opposizione in Consiglio ed i commercianti non si sono mossi. Lì ci verranno quasi 4.000 metri quadrati di spazi commerciali ed alcune centinaia di appartamenti, dipende dalle dimensioni. Si è persa un’occasione per qualificare il tessuto urbano di Morciano. Verranno costruiti fino a 5 piani, più mansarda, di appartamenti su via Colombari”.
Mario Garattoni, ex repubblicano, ora esponente di rilievo della Lega Nord, per 2 anni molto critico sull’operazione Ghigi, perché ha votato a favore?
Risponde: “Su di me ci sono solo calunnie. Ho votato a favore perché sono state accolte al 90 per cento le mie osservazioni. Ho avanzato un no alla trasformazione del padiglione fieristico in appartamenti, no alla costruzione degli appartamenti sul parcheggio, no al mangimificio come superficie e avanzato la demolizione del mulino. Ho chiesto che fossero rispettate la procedure di impatto ambientale e che ad ogni metro quadrato di commerciale corrispondesse un metro quadrato di parcheggio. Così ci saranno ben 800 posti auto. Accolte le mie osservazioni, non potevo che votare a favore”.
Continua Garattoni: “Ho dei dubbi personali sul supermercato lì dentro, ma è questione privata. E lì non ci saranno 50-60 attività commerciali, come qualcuno urla, ma soltanto una quindicina. Se il piano di riqualificazione non ci fosse stato, avremmo rischiato di ritrovarci con 100 persone disoccupate ed un’area fatiscente nel cuore di Morciano. Certo, la terra acquistata dalla Ghigi a buon mercato a San Clemente rientra nei misteri della politica. Non mi piace e non conosco la cosa nei dettagli. In ogni caso chiedo un dibattito pubblico e sono disponibile a rispondere con esattezza ai rilievi ed alle domande di chiunque”.