Ne è proprietaria una famiglia riccionese, i Bianchi. Ottavio, il padre, ne è il proprietario da una trentina d’anni e da poco il testimone è passato nelle mani del figlio Duilio.
Quando nacque, nel 1955 era uno dei primi locali in cui si sposava la tradizione culinaria romagnola con il ballo folkloristico, e faceva il pieno di stranieri e di italiani. Con la famiglia Bianchi, il locale compie un salto di qualità proponendo agli avventori anche i primi piatti, rivoluzione che sarà il successo dello storico locale. Pasta fresca e rigorosamente fatta in casa sono i segreti di questo successo, preparati, oggi come allora dalla moglie di Ottavio, Francesca.
Alcune specialità sono gli strozzapreti dell’Hostaria, i tagliolini allo scoglio e al grillo di mare. Oltre ai primi, si offrono ai clienti tutta una serie di secondi molto appetitosi, sia di carne che di pesce. Pesce sempre fresco: da un apposito acquario posizionato all’ingresso del locale vengono “pescati” i grilli per il sugo. Altro piatto forte il rombo in guazzetto. Lo scorso anno l’Hostaria del Castello è stata oggetto di un prestigioso restauro, che ne ha rinforzato ulteriormente il prestigio e la possibilità di ampliare l’offerta per i clienti. Oltre alla sala interna di più di 500 posti e relativa pista da ballo, c’è anche una sala esterna di circa 300 posti, anche questa dotata di pista da ballo.
L’Hostaria è il luogo ideale per cerimonie, matrimoni, battesimi e per passare una serata al fresco delle colline in una atmosfera molto affascinante. Il locale è aperto tutto l’anno e oltre alle migliaia di stranieri e turisti che la frequentano quotidianamente, non è impossibile incontrare qualche personaggio famoso: sono stati visti da queste parti Umberto Eco, Roberto Benigni, Jerry Calà, Michele Santoro e Lorenzo Jovanotti.