di Carla Chiara
– Presentazione della Sagra Musicale Malatestiana: Grand Hotel di Rimini 11 luglio, ore 17.
Pre-cinema, post-melodramma, cripto-tableaux vivants. La 54^ edizione accenderà la lanterna magica per Liszt e Cajkovskij. Rispettivamente con Dante -Symphonie e Francesca da Rimini, direttore Gyorgy Gyorivanyi Rath.
In controtendenza alle impostazioni francesi e russe che sottraggono ogni suggerimento visivo alla musica avremo, in apertura di stagione, proiezioni virtuali – di Guido Salvetti – coordinamento scenografico – di Ezio Antonelli – testo di Piero Rattalino – e voce recitante di Massimo Popolizio. Nella supervisione di Daniele Abbado.(Stalker Video Milano) .Una sperimentazione all’insegna della contaminazione e dell’effetto speciale. Naturalmente, ancora, purtroppo all’Auditorium del Palacongressi, il 27 agosto alle 21.
Il 3 ottobre la figura di Carlo Tessarini da Rimini – musicista europeo del ‘700 – chiuderà le manifestazioni a Palazzo Buonadrata.
A cura di Claudio Gallico, che con altri illustri studiosi, presenterà Tessarini, violinista e compositore, di cui si ignorano i molti e misteriosi “forse”… Una figura libera e alata. Occasione unica.
Simona Moroni, presidente Amici della Musica, difende breve ed appassionata questa scelta che ha fatto risalire il numero degli abbonati in modo consistente e ne ha allargata l’identità.
I politici sono, come sempre e dovunque, in affettuoso rispetto verso la Musica Classica, che è per loro una sorta di “terzo suono “…; un benefico dubbio nelle chiassose certezze del folklore balneare. Così il sindaco Alberto Ravaioli.
La Cassa di Risparmio e la Fondazione Carim- nell’intervento di Luciano Chicchi – presidente – dà alla generosa disponibilità di copertura finanziaria un largo sorriso di autoredenzione. Fabrizio Festa, coerente e rigoroso, dal suo variegato trapezio culturale, toglie l’equivoco delle benevolenze antologiche e, suscitando cloni di sconcertanti curiosità, rende indispensabili salti mortali senza rete. Rivedere completamente gli schemi.
“Ne vale la pena – conferma l’assessore alla Cultura Stefano Pivato, perché gli incontri successivi con Mahler, Mendelssohn, Wagner, Bruckner e Beethoven ci porteranno a Zavaro e Goebbels!”.
Si è alzato sulla terrazza del Grand Hotel un vento freschissimo che ruba le voci ai microfoni e le candide tovaglie dei tavoli sembrano gabbiani nell’impossibilità del decollo. Volano invece i grandi nomi degli interpreti – da Rath, a Metha, da Maazel ad Accardo, Boreyko, Masur.
Però, il mio vicino -che si è presentato come lo spettatore Galli (nemesi che allude al Teatro?) sussurra con cinica bonomia felliniana: – E’ un tranello! La musica non basta? – Beh, ecco, per chi ha voglia di giocare con la musica, forse non basta davvero! Però sarà un “gioco” per soli adulti. E le nuove generazioni di ascolto? Già, già, ci sono i Pierini e i lupi… tuttavia il repertorio a loro dedicato è vastissimo. Una miniera d’oro chiusa per mancanza di addetti e di utenza. Che peccato non venga dato affettuoso spazio, nell’importante rassegna.
Verrà invece festeggiato il compleanno di Sergio Zavoli il 21 settembre.
Particolari irrilevanti:
…il cordiale buffet è nel giardino: le aiuole monocromatiche, elegantissime sono di fiori bianchi. Innocenza perduta?
Nella hall, due signore, avviandosi verso un settore in ristrutturazione, che fa tanto spy-story, dicono: – Hai visto? C’è Pupi Avati…- – Si,si…sai… lo facevo molto più alto!-.