– Una delle attività più antiche della Valconca, certificata dall’attestato che la Provincia di Rimini ha consegnato alle botteghe di tradizioni più antiche.
È la Gioielleria Mancini di Morciano, che ha le sue origini almeno dal 1884.
La tradizione nasce per merito di Silvio Cecchini, originario di Verucchio, arrivato a Morciano agli inizi del 1880. Qui, precisamente in piazza Umberto I, Cecchini aprì una bottega di riparazione di strumenti di orologeria. Nel 1906 il primo riconoscimento: alla prima Fiera di Milano, l’Esposizione Internazionale, la medaglia in metallo che ne testimonia l’attività. La medaglia porta la dicitura della sezione marina.
Nel 1917 un importante salto di qualità: l’acquisto dello stabile dove svolgeva la propria attività. Dieci anni dopo, l’attestato come bottega di commercio e vendita di orologeria. Silvio Cecchini era iscritto alla confederazione fascista dei commercianti, le tessere sono tutte conservate dal nipote di Cecchini, Giampaolo Mancini. Nel frattempo, per garantire la prosecuzione dell’attività, chiese alla sorella di instradare un figlio al suo mestiere. La scelta cadde su Settimio Mancini, che andò a formarsi presso le botteghe più rinomate di Bologna.
Nel 1937 Settimio torna a Morciano e rileva l’attività. La tessera della confederazione dei commercianti indica come dicitura Antica Orologeria Cecchini.
Nei primi anni del secondo dopoguerra la bottega riceve l’attestato di gioielleria. Siamo nel 1947 e sindaco di Morciano era Luigi Cavalli. Sempre in quell’anno, Settimio decise di trasferire la propria attività in via Bucci, l’attuale sede, vista come il futuro centro viario del commercio morcianese e della Valconca. Oltre all’attività in negozio, la Gioielleria Mancini era presente anche al mercato di Mondaino.
Dice Giampaolo Mancini: “Morciano era un centro commerciale importante già da allora, e la nostra clientela ci permetteva di non impegnarci troppo nella vendita sui mercati; altre famiglie importanti in questo campo, come i Bartorelli e i Magnanelli di Montescudo, paese che non aveva il bacino commerciale di Morciano, erano molto più presenti di noi sui mercati. Verso il 1965 poi, questa nostra attività si interruppe definitivamente”.
Nel 1976 la proprietà passa a Giampaolo, figlio di Settimio, nato a Pergola nel 1932 e già impegnato nell’attività di famiglia dall’età di 15 anni. Nell’azienda è già da tempo inserita anche la moglie di Giampaoli, Maria Elisabetta Hofer, e via via vengono introdotte anche le due figlie, Maria Cristina e Anna Maria. Ed è nel 1999, anno in cui l’attività riceve un nuovo attestato di merito dalla Camera di Commercio di Rimini, che la proprietà passa alle figlie, modificandosi nel frattempo anche la dicitura sociale in “Mancini Gioielleria dal 1884”.
Il futuro della bottega e del suo servizio alla popolazione della Valconca continua: rimane ed è viva, affidata a forze giovani e con pieno merito. Rimane anche la tradizione legata ai valori dell’artigianato come arte e alla passione di una famiglia nel proprio mestiere.
di Lorenzo Silvagni