– I resti di un tempio greco teso verso il mare. E’ il simbolo de “La materia del sacro”, l’argomento della quinta edizione delle “Meditazioni riminesi”, organizzate dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, dalla biblioteca Gambalunga ed il patrocinio della Provincia e del prestigioso Istituto italiano per gli studi filosofici.
Afferma la nota della biblioteca Gambalunga: “Il ciclo di incontri che si propone di offrire nel tempo al grande pubblico, con il concorso di autorevoli studiosi, una sorta di antropologia del presente… Prosegue dunque, con questa tornata dedicata alla fenomenologia del sacro e alle sue cause profonde, il viaggio intorno all’uomo e alle ragioni dei suoi comportamenti. Come dice Galimberti ‘il sacro esiste comunque fuori di noi e, soprattutto, dentro di noi… è una regione misteriosa ed è tutto ciò che antecede la ragione…’.
Altri, con strumenti diversi, colgono il sacro sotto forme molteplici e lo decifrano nel ritorno diffuso in società che si pensavano completamente secolarizzato”.
Gli otto appuntamenti si tengono al teatro degli Atti, con inizio alle 9 di sera.
Il ciclo inizia il 7 febbraio con Umberto Galimberti che parlerà di “Orme del sacro”.
Dopo Galimberti, il 14 febbraio, il semiologo Paolo Fabbri, riminese, parla delle “Forme del sacro”.
Tocca poi, il 21 febbraio, all’antropologo Remo Guidieri. “C’era una volta”, il suo argomento.
“Archeologia del mito: la logica del sacro”, è il tema dell’archeologo Andrea Carandini il 28 febbraio.
L’8 marzo, il teologo Pierangelo Sequeri con “Fascinoso e terribile”.
Segue, il 14 marzo, “Il sacro ed il nulla” portato in cattedra dal politologo Marcello Veneziani.
Il matematico Paolo Zellini chiude gli assoli con “Gli algoritmi del sacro” il 21 marzo.
Il 28 marzo si chiude con una discussione organizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Università di Urbino. Relatori: Piergiorgio Grassi, il Direttore dell’Istituto, condurrà il colloquio su Teocrazia e/o Teologia con Domenico Losurdo e Salvatore Natoli.
Insomma, un programma ed intellettuali con cui leccarsi i baffi.
Per informazioni tel. Direzione Biblioteca Gambalunga (0541/51105).