“Ci stiamo muovendo bene, siamo un partito eteronegeo e con molta discussione all’interno. I rapporti nella Casa delle Libertà sono buoni”
di Lorenzo Silvagni
– Franca Mulazzani, capogruppo comunale a Riccione e coordinatrice comunale di Forza Italia, amministratore delegato della Luxury Yachts Corporation, unico distributore per l’Italia degli yacht della Ferretti, racconta la sua esperienza politica a Riccione.
Cinquant’anni, due figli (Roberta e Federico), una passione per la lirica, la lettura, i mercatini di antiquariato, il ricamo punto e croce, è anche presidente provinciale di Assonautica Rimini, associazione della Camera di Commercio che si occupa dello sviluppo del turismo della nautica da diporto. Il suo impegno in politica risale al 1993, anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Fino ad allora non si era mai interessata di politica. Il suo primo incarico è stato nella commissione provinciale delle pari opportunità. Nel 1999 era candidata a vice-sindaco nel centrodestra, con capolista Giancarlo Bernabè.
Come è cominciata la sua passione politica?
“Nel 1993 – dice Mulazzani – quando Berlusconi decise di mettersi in gioco in prima persona per rinnovare la politica italiana, mi sono subito detta che tutti ci dobbiamo impegnare per la Cosa pubblica e per la propria città. Mi sono chiesta io cosa potevo fare, ed eccomi qua”.
Qual è lo stato di salute di Forza Italia a Riccione?
“Alle politiche del 2001 – prosegue Mulazzani – Forza Italia ha raggiunto quasi il 30% a Riccione. Frutto anche di una presenza in città radicata, sulla strada, come mi piace definire. Il nostro è un partito molto eterogeneo, con operai, studenti, pensionati, liberi professionisti, imprenditori. Il nostro direttivo, composta da circa 30 persone, è molto attivo e attento all’attività consigliare. Il senarore Bettamio è spesso a Riccione per cercare di avvicinare il governo centrale alle periferie. Abbiamo fatto iniziative su temi nazionali, come quella con Cirami, molto partecipata e sentita, ed istituito lo sportello per il cittadino che ci ha dato modo di avvicinarci ulteriormente ai problemi dei riccionesi. A settembre partiremo con una campagna di informazione per la centrale elettrica e la quarta linea dell’inceneritore. Direi che Forza Italia sia un partito dinamico che gode di ottima salute”.
I rapporti all’interno della Casa delle Libertà?
“Buoni – continua Mulazzani – oltre al consiglio comunale, ci sentiamo spesso anche con le altre componenti, Lega Nord e Udc. Speriamo che l’Udc riesca ad organizzarsi in modo organico per poter dar vita quanto prima ad un coordinamento del centrodestra, come altri comuni stanno facendo”.
Nel 2004 sarete subito insieme sin dal primo turno?
“Occorrerà vedere gli aspetti tecnici dell’alleanza – dice Mulazzani -. Cercheremo la migliore alleanza, dialogando con le forze della società civile, le associazioni di categoria e di volontariato e candideremo le persone migliori per cercare di mandare a casa la sinistra con un programma chiaro e discusso nella città”.
Un giudizio sull’amministrazione Imola?
“Direi – conclude Mulazzani – che sia una amministrazione che naviga a vista, senza avere una chiara idea di quello che si vuole di Riccione. Tanti interventi ogni volta che si presenta il problema da risolvere. I problemi del lungomare sono evidenti: prima si è lasciato fare, ora assistiamo una lotta di tutti contro tutti e si vogliono cancellare i problemi di ordine pubblico chiudendo i locali. Credo che prima occorrano darsi e dare delle regole a cui poi gli imprenditori si devono attenere.
Non si erano nemmeno accorti che la Regione avrebbe finanziato appartamenti per i senza casa (che a Riccione sono 250), ora si cerca di recuperare il tempo perduto in gran fretta. Il patrimonio pubblico è gestito in malo modo: si acquisiscono aree che poi vengono lasciate lì chiuse. Emblematico è il caso dell’Arboreto Cicchetti, un giardino in viale Ceccarini lasciato in rovina.
Infine, si gettano via soldi per fare uno stadio del nuoto che servirà per un solo anno, con variazioni di bilancio notevoli in corso d’opera, mentre per il Palacongressi la copertura finanziaria è dubbia. Questo perché non si sa che tipo di turismo si vuole per Riccione, se per famiglie, congressuale, giovanile, sportivo. Ripeto, si naviga a vista senza darsi una programmazione certa”.