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di Claudio Saponi
– Ripartire dall’ambiente, un bene finito che corre il rischio di essere inquinato, se non di essere consumato.
 A Riccione c’è il Progetto Speciale Scuola che compie 20 anni: “Beni naturali, ambientali, culturali”.
I lavori, frutto delle  ricerche condotte dai ragazzi con l’aiuto degli insegnanti, illustrati  attraverso la fantasia e i classici cartelloni ma anche con i nuovi mezzi di espressione: in prima fila l’elettronica ed i cd rom,  sono stati esposti in una mostra  inagurata il 9 maggio (e chiusa il 24 maggio) sotto il tendone della palestra. Sono stati coinvolti gli studenti ed insegnanti  delle scuole di 8 comuni (Riccione, Misano, Rimini, Morciano, San Clemente,  Montefiore, Gemmano, Verucchio), scuole dell’infanzia, elementari e medie.
“Gli ingredienti messi in campo – ha  commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione Lucio Berardi – mostrano una  delle caratteristiche principali del progetto: la voglia di rinnovarsi,  nonostante i risultati ottenuti, per rimanere sempre punto di riferimento nel  panorama della ricerca e sperimentazione scolastica. Il trinomio ricerca,  tecnica e innovazione con la messa in rete di più soggetti scolastici è una  formula vincente, ed è molto importante in questo momento storico di difficoltà  di elaborazione di nuovi percorsi scolastici in Italia”.
Quest’anno è proseguito la  ricerca di innovazione del progetto, dal punto di vista delle tecniche  utilizzate e dal punto di vista scientifico, con l’ampliamento delle aree di  ricerca che hanno impegnato alunni e insegnanti: sociologia, alimentazione e  territorio, l’educazione artistica, l’arte, il mondo animale, l’antropologia, le  scienze ambientali e del comportamento.
Accanto ai  lavori dei bambini, anche lo spazio per la riflessione degli adulti, con un  incontro tenutosi il 21 maggio, in occasione della  presentazione del libro “Educare all’ambiente”, di Loris Bagli. Alla giornata, presieduta dall’assessore alla Pubblica Istruzione Lucio Berardi,  hanno partecipato il coordinatore del progetto Scuola Beni naturali ambientali  culturali, Francesco de Bartolomeis, il docente di Conservazione della natura  dell’università di Urbino Massimo Pandolfi, la rappresentante del comitato  scientifico Enrica Morolli e l’assessore provinciale alla Scuola Massimo  Pironi.

 
			 
			 
					







