[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/marzo/prioli.jpg[/img] Eletto all’unanimità nell’assemblea congressuale, Giuseppe Prioli, 44 anni, consigliere comunale, è il nuovo segretario comunale dei Ds cattolichini.
“La mia segreteria sarà nel segno della continuità – argomenta Prioli – e saranno due gli obiettivi principali: consolidare l’Ulivo e presentarsi insieme con Sdi, Margherita e Verdi alle prossime elezioni amministrative e riorganizzare il partito per riprendere un dialogo ed un confronto con i cittadini di cui si sente forte la necessità, come dimostra la nascita dei girotondi e dei movimenti”. Entrato in consiglio nel 1995 come indipendente, Prioli abbandonerà l’attuale carica di capogruppo e si concentrerà nel dialogo con cittadini e tutti i partiti antagonisti al centrodestra. “Crediamo che sia giusto parlare con tutti i partiti – continua Prioli – per ora abbiamo consolidato il rapporto tra Ds Margherita e Sdi, ma stiamo cercando il dialogo anche con i Verdi ed anche con Rifondazione Comunista. Questo senza veti o imposizioni da parte di nessuno, che portano irrimediabilmente ad una chiusura del confronto”.
“Da qui al 2004 – prosegue Prioli – il partito dovrà aprirsi ai cittadini, per ascoltare e farsi interlocutore credibile che offre spazi e discussione: non a caso abbiamo istituito dei gruppi di lavoro su temi generali aperti a tutti, iscritti e simpatizzanti”.
“Dall’altro lato – continua Prioli – occorre confrontarsi con i partiti dell’Ulivo per individuare le linee guida per la prossima legislatura, in cui alcune politiche andranno riviste e ripensate per i cambiamenti di questi ultimi anni; dopo che si saranno trovate le linee programmatiche e si saranno confrontate con i cittadini, allora sarà maturo il tempo per cominciare a ragionare sui nomi, su una squadra forte, rappresentativa e che possa proporsi come affidabile per guidare Cattolica nei prossimi anni”. “Quando parlo – conclude Prioli – di partiti dell’Ulivo intendo tutti, ed è necessario lasciare aperto il dialogo con il Prc. Ovviamente non è accettabile da parte di nessun partito iniziare il dialogo ponendo pregiudiziali o aut aut”. (L.S.)