– Danilo Ottaviani la battuta ce l’ha sempre pronta: “Sono diventato vice-sindaco per forza: sono il più bravo ed il più bello. E non ho mai perso un’elezione”. Appartiene a quella categoria di morcianesi senza mezze misure: o si ama, o si odia.
I denigratori lo indicano come un farfallone. Gli estimatori affermano che dietro questa facciata c’è una riflessione, un’arte, un modo di essere che riesce a cogliere risultati.
E’ da più di 20 anni sulla ribalta della politica morcianese. E con successo. La prima volta fu nell’80. Come indipendente nella lista socialista venne eletto nel Consiglio comunale morcianese. Non aveva che 27 anni. Per diventare assessore deve però aspettare 7 anni: gli viene affidato l’Ambiente (’87-’90).
Sindaco Alberto Montanari, dal ’90 al ’95, è potentissimo assessore alle Attività economiche. In soldoni vuol dire organizare la Fiera di San Gregorio. E’ in questi anni che conosce e cementa l’amicizia politica con Giorgio Ciotti, allora vice-sindaco.
Dalla tornata elettorale del ’95, scende in lizza con una lista civica di centro capitanata da Ciotti, ma vince la sinistra guidata da Stefano Dradi.
Nel ’99, con un’alleanza di centro-destra rientra nel Palazzo. Naturalmente il suo assessorato è quello alle Attività economiche. Dallo scorso agosto, ufficialmente però da settembre, è stato nominato vice-sindaco.
Per molti è piegato sulle posizioni di Ciotti. Ma Ottaviani ha avuto la scaltrezza di ritagliarsi un proprio ruolo. E’ un tattico che sa come muoversi: avanti, indietro, ma ottiene sempre il suo fine.
Alle elezioni comunali di 4 anni fa Ottaviani venne eletto da una caterva di voti: quasi 100. Inaspettati.
Cinquant’anni, agente immobiliare, Ottaviani ha molti interessi: gioca a tennis, fa nuoto, scia. Appartiene al manipolo di amici che la domenica, via Pedrosa, da Morciano sale fino a Montefiore.
Una sua civetteria è il vestire. Spende una fortuna per essere sempre in raffinate giacche e cravatte. Il suo soprannome, che assolutamente non ama, ma che ne dà l’idea, è “Profumino”.
Di sé afferma: “Sono un politico moderato. In una giunta che va da An a Rifondazione io e Giorgio Ciotti rappresentiamo il centro. E speriamo di continuare questa esperienza di governo magari allargando la coalizione alla parte civile”.
Babbo Gustavo nel Psiup, penna sferzante, Ottaviani, con molta baldanzosità, dice che politicamente appartiene alla sinistra socialista, nobilitata dalla figura di Riccardo Lombardi, uno degli italiani migliori del secolo scorso. Ma non fa a pugni col fatto che sta col Polo? “Ho scelto il Polo perché il Pds è stato il maggior nemico dei socialisti. Loro hanno contribuito alla nostra fine”.
Di Ottaviani dice un amico: “Il ruolo è un riconoscimento alla sua interminabile carriera politica: da 20 anni in Consiglio. Qualcuno mugugna. Ma è stato sempre votato dai suoi concittadini e nell’ultima tornata è stato il primo degli eletti”.