Per Renzi, margheritino, si tratterebbe di una probabile terza legislatura, in un Comune sicuro, dove dal 1995 la destra non ha nemmeno presentato una propria lista, lasciando alla sola Rifondazione Comunista il ruolo di opposizione.
La notizia ha messo in difficoltà il centrodestra, che prospettava una sfida meno impossibile, soprattutto se Rifondazione continuasse la propria corsa contro tutto e contro tutti, togliendo voti a sinistra. Contrapposta ad una candidatura come quella di Renzi, per il centrodestra un buon successo sarebbe presentarsi con una propria lista e con propri candidati.
Nei Ds la notizia ha lasciato un doppio sentimento, da un lato la felicità di un risultato quasi scontato, ma anche un po’ di amaro in bocca, perché con Renzi non più candidabile, il prossimo candidato sindaco poteva essere proprio un diessino, riportando al governo locale un uomo di sinistra, cosa che non succedeva dal 1985, quando la Dc vinse le elezioni comunali ed elesse sindaco Fabrizio Bernardi.
E Rifondazione? Potrebbe ripresentarsi e ricandidare Nevio Gaudi, rendendo forse più animata la campagna elettorale. La sua forza elettorale è notevole: nelle scorse elezioni comunali ottenne il 29% dei voti ed anche a livello organizzativo è ben attrezzata. Alcuni malumori ci sono all’interno del partito, soprattutto per la presenza di Nevio Gaudi in tanti luoghi di potere, primo tra tutti nel quartiere 6, dove è stato eletto Presidente, a capo di una coalizione di centrosinistra. Questo non piace alla parte dura e pura di Rifondazione, che non vuole nessun tipo di accordo con il centrosinistra.
Giochi aperti, ma animi opposti negli schieramenti: se fino a poche settimane fa il centrodestra vedeva qualche piccola speranza di vittoria, ora la possibilità di vincere è molto remota mentre il centrosinistra, prima in difficoltà nel trovare un candidato, ha risolto i suoi guai proprio grazie ad una legge proposta da centrodestra e Margherita. (G.M)