– Ogni cittadino della provincia di Rimini produce quasi una tonnellata di rifiuti l’anno. In tutto 230.000 tonnellate: 100.000 sono smaltite dall’inceneritore di Coriano, 175.000 se ne vanno nella discarica di Sogliano e 75.000 è il frutto della raccolta differenziata.
La Provincia di Rimini è partita da questo dato per andare ad incominciare a discutere del Piano dei rifiuti provinciale. Cesarino Romani, verde, assessore provinciale all’Ambiente: “La legge regionale prevede un percorso più democratico rispetto ad un tempo. Infatti, la discussione e le decisioni avvengono nella Conferenza di pianficazione, composta dai sindaci della provincia, dalla Provincia e dalle associazioni. Tutte voci che possono dare consigli e suggerimenti. La prima riunione c’è stata lo scorso 17 aprile. Ne faremo un’altra in maggio. Gli incontri di questo organismo andranno avanti fino a luglio. Il nostro Piano provinciale dei rifiuti sarà adottato dopo l’estate”.
La normatiuva regionale sui rifiuti afferma che entro il 2006 ogni provincia deve essere in grado di smaltire quanto produce, per evitare speculazioni e circuiti malavitosi. La Provincia si muove su tre direttrici. Romani: “Una società matura e civile non può che aumentare la raccolta differenziata. Attualmente siamo sul 25 per cento; la legge Ronchi auspicava di arrivare al 35 per cento entro il 2003. L’obiettivo non è stato raggiunto. Nella provincia abbiamo tre cittadine virtuose, Verucchio, Riccione e San giovanni, che hanno portato la differenziata ben oltre il 30 per cento. Credo che con una buona campagna di sensibilizzazione i cittadini della provincia di Rimini possono arrivare al 40 per cento”.
La seconda direttrice. Romani: “La provincia di Rimini sta valutando la possibilità di costruire una discarica. Dei quattro siti provinciali ne è rimasto soltanto uno, Torriana. Ed a Torriana la discarica verrebbe costruita proprio di fronte a quella di Sogliano, provincia Forlì-Cesena. Per ragioni di costi ed ambientali io credo che si possa discutere con Sogliano ed in via del tutto eccezionale continuare a portare il nostro rifiuto lì. Ma se non dovessimo risucire a negoziare un buon accordo con Sogliano, si punterà alla nostra discarica”.
La terza direttrice. Argomenta Romani: “Si tratta della quarta linea dell’inceneritore di Raibano, già votata dai comuni. Come Provincia siamo favorevoli, ma con l’obiettivo di dare maggiori garanzie tecnologiche ai cittadini”.
Chiude Romani: “A prescindere da quello che sarà il Piano che uscirà dalla Conferenza sono del parere che la Provincia debba investire nella crescita culturale, per responsabilizzare il cittadino alla raccolta differenziata. Va sottolineato che un terzo del rifiuto è rappresentato dagli imballaggi. Dunque con molta attenzione l’obiettivo 40 per cento è facilmente raggiungibile. Ultimamente su questo versante c’è stata molto meno attenzione. Soprattutto nella Valconca, dove non si parla d più dell’apertura di una discarica come negli anni addietro”.