– I poli di Coriano si preparano alle elezioni amministrative del prossimo anno. L’unica cosa sicura, a meno di cambiamenti dal Parlamento di Roma, è che il sindaco Ivonne Crescentini non sarà più ricandidabile. Nel centrodestra, che andò diviso nel 1999 e tuttora rappresentato da 2 gruppi in consiglio comunale, si cerca la via dell’accordo. Si sono mossi da Rimini già diversi mesi fa, per evitare una spaccatura che renderebbe tranquillo il centrosinistra.
Sembra che il polo andrà unito alle elezioni, candidando un indipendente, riferibile a Forza Italia, e che gode di stima e riconoscibilità nella vita sociale ed economica del paese.
I nomi? Bocche cucite, cucitissime, ma sembra che, nella migliore tradizione del paese, sia una donna il candidato prescelto.
Il centrosinistra intanto è alle prese con continui malesseri, prima interni ai Ds, poi in giunta tra Margherita ed alleati, con le dimissioni e il successivo rientro di Stefano Orsi. Ora una nuova tempesta di giunta, con la revoca del mandato all’assessore ai Servizi sociali Luigi Vallorani, che aveva criticato i vertici del partito corianese e dell’amministrazione per la poca democrazia presente. L’Ulivo cerca quindi un equilibrio sempre più difficile per la vastità della coalizione, che comprende l’Ulivo e Rifondazione Comunista.
Proprio a quest’ultima potrebbe spettare il prossimo candidato a sindaco, se Prc e l’Ulivo faranno un accordo a livello provinciale. Il nome che circola in questa ipotesi è quello di Antonio Zangheri, attuale assessore. Se ciò non dovesse avvenire, sembra pronto Stefano Orsi, dato che la Margherita rivendica 8 sindaci (oltre a Ravaioli) e Coriano sembra uno di questi.
I Ds sembrerebbero oltretutto in difficoltà a trovare un candidato, date le divisioni interne mai sopite e ora riesplose in modo evidente. Si faceva il nome di Alfio Gambuti, ma sembra tramontata questa ipotesi (fa parte della minoranza).
Altro nome possibile nei Ds è quello di Luigina Matricardi, braccio destro del sindaco e assessore a Bilancio e Pubblica istruzione.
Se toccasse a Orsi la candidatura a sindaco (e quindi a livello provinciale non ci fosse un accordo con il Prc), non è escluso che Rifondazione vada da sola alle elezioni, forte di un 6,5% ottenuto alle politiche del 2001.
Questo rimetterebbe in corsa la Casa delle Libertà, che alle politiche del 2001 prese quasi il 42% dei voti, con Forza Italia primo partito davanti ai Ds.
Partita aperta quindi, e ago della bilancia il Prc, in una situazione simile a buona parte dei comuni della provincia.