[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/luglio/misano_vela.jpg[/img] “L’Adria’s Cup non è mai cambiata, come qualcuno ama dire”. Così attacca Michele Laganà, bolognese, erede di una delle dinastie della pasticceria più blasonate d’Italia, presidente del Club Nautico di Misano Adriatico.
“L’unico cambiamento – continua Laganà – è nell’introduzione del cosiddetto bastone costiero. Mi voglio spiegare meglio. Negli ultimi per Adria’s Cup di là non andavano che una decina di barche, allora abbiamo cercato una soluzione che potesse ravvivare e dare spettacolo alla manifestazione. Così abbiamo pensato di coinvolgere nella manifestazione il gruppo d’amici o la famiglia. Cosa che è avvenuta attraverso un percorsoi breve che va da Portoverde-Riccione-Cattolica-Portoverde. La soluzione è diventato uno spettacolo unico, un vero e proprio caleidoscopio di vele per i turisti che stanno in spiaggia o per chi sta in barca. All’orizzonte si possono ammirare una quarantina di scafi. In ogni caso, per chi va in Croazia e torna indietro in palio c’è un gioiello dell’orafo Tentoni di Riccione del valore di circa 10.000 euro. Per vincerlo occorre battere il primato della regata stabilito da Paolo Cori nel ’95: 25 ore per 172 miglia”.
La partenza dell’Adria’s Cup, edizione 2003, è il 13 luglio alle 11.30 del mattino. Si prevede la presenza di una quarantina di scafi. Due le novità di quest’anno: un equipaggio composto dai ragazzi disabili che hanno fatto il corso di vela presso il Club Nautico di Misano Adriatico ed un probabile equipaggio composto da ragazzi extracomunirtari. Vorrei dire che tutte le regate d’altura sono in crisi e le ragioni sono almeno due. La prima è che oramai gli scafi da competizione non ci sono più; la seconda è che reperire gli sponsor è sempre più difficile”.
Laganà: “Come presidente dello Yachitng Club ho vinto due mondiali, uno di Offshore (la Formula Uno dei mari) con Norberto Ferretti e Luca Ferrari ed uno di pesca d’altura con Claudio Cameraroda. Nella vela abbiamo portato a Paolo Cori a vincere tutto quello che c’era da vincere. Trionfi assoluti per Paolo Silvestri nel surf. Nelle elezioni del ’99, prima, a tutti gli elettori dissi che se mi avessero rieletto avrei cambiato il nome del club visto che Portoverde era diventato comunale, mantenendo le tradizioni, però. Per diventare l’immagine di Misano e non soltanto del porto. Anche perché il 90 per cento dei soci erano forestieri. Rieletto all’unanimità, alla prima riunione di consiglio, trovandomi contro due consiglieri, non d’accordo sul cambiamento dle nome, ho preferito dare le dimissioni, senza polemiche, e fondare il Club Nautico di Misano. Moltissimi soci mi hanno seguito e nell’ottobre del ’99 siamo partiti. Con l’idea di dare a Misano un club che reclamizzi la città e creare strutture per i misanesi. Cose che prima non c’erano. Vorrei anche rimarcare che dopo 6 anni i bilancio dello Yachting Club erano in attivo”.
Chiude Laganà: “Io sono residente a Misano dal ’94 e faccio avanti ed indietro per lavoro da Bologna”.
Il Comitato organizzatore
– Il Comitato organizzatore dell’attuale Adria’s Cup è stato costituito nel ’92, dopo che l’appuntamento era saltato per due anni. Presieduto da Michele Laganà, era composto da: Bruno Berni, Walter Vannucci, Franco Pagliarani, Piero Fiorentini ((presidente onorario), Graziano Fabiani, Walter Giovanetti, Giampaolo Gallerani, Gisberto Pede, Claudio Vu, Leonardo Pongetti e Paolo Zuccheri. Sono stati costoro ad avere deciso che il ricavato della manifestazione fosse devoluto in beneficenza. Laganà: “Col Comitato abbiamo deciso di registrare il marchio per tutelarci affinché la regata continuasse a svolgersi a Misano”.