– Le cabine disposte a semi-cerchio attorno al gazebo in muratura col tetto in legno del bagnino, per liberare allo sguardo più fronte del mare possibile. Servizi per disabili. Arretramento di 30 metri verso la strada Litoranea. Con lo spazio recuperato che sarà utilizzato non per piantarci più ombrelloni ma per far stare comodi i clienti. In più: meno cemento possibile e la presenza del legno.
Questi sono le semplici e i rivoluzionari accorgimenti che si stanno realizzando nelle zone 63-64 e ’65 di Misano, più o meno all’altezza del residence “Imperial”, prima di arrivare a Portoverde.
Il lavoro è della Cooperativa Marinai di Salvataggio presieduta da Vittorio Morganti. L’associazione è composta da 8 persone ed ha 5 zone. Afferma Silvio Tentoni, 40 anni, da 20 bagnino, una passionaccia per questo mestiere: “Questo è soltanto il primo stralcio di un piano di riqualificazione della durata di 3 anni. Apparentemente non è eclatante, ma in realtà è stato cucito addosso alle esigenze del turista e del luogo. E penso che possa costituire anche un modello per le altre zone. L’iter è partito due anni fa, grazie al Piano di spiaggia che dava la possibilità alle zone con un fronte superiore ai 100 metri di modificare la struttura classica della spiaggia misanese. Lo studio Giulietti-Righetti ha effettuato un ottimo lavoro, mettendoci dentro semplicità, materiali naturali e bellezza, non disgiunta dalla funzionalità. Abbiamo curato anche i colori, utilizzando i nostri sociali, bianco-arancione, sfumandoli”.
Le zone 63-64-65 sono famose per il gioco delle bocce: un vero e proprio cult. Qui è nato la manifestazione marignanese “La spiaggia sotto la torre”. Ed i marignanese, insieme ai morcianesi, saludecesi, mondainesi ed i cittadini della Valconca, sono i grandi frequentatori di queste zone. Il lavori sono iniziati lo scorso dicembre. Il taglio del nastro inaugurale invece è stato fissato alla fine di aprile.
GLI UOMINI
Presiede Morganti
Presidente
Vittorio Morganti
Vice-presidente
Silvio Tentoni
Consiglieri: Angelo Mussini, Oscar Duchi, Giorgio De Luca, Valmiro Cacchi, Luigi Cavalli, Matteo Tamburini