Quello elvetico è il primo in assoluto. Si può parlare di scarsa attenzione al problema dei non vedenti ma le poste svizzere, che trasportano gratuitamente cecogrammi (invio di corrispondenza dei ciechi) fin dal 1905, con questo francobollo lanciano una simbolica provocazione alle altre amministrazioni postali. Con questo francobollo da 70 centesimi, che reca una scritta e il valore in carattere Braille, la Posta Svizzera rende omaggio alla centenaria Unione Centrale Svizzera per il bene dei Ciechi (UCBC) e alla Biblioteca svizzera per ciechi e ipovedenti (SBS). Il lungo impegno di queste organizzazioni di pubblica utilità che compiono entrambe i 100 anni di attività trova finalmente un riconoscimento pubblico, se mai ce ne fosse stato il bisogno. In Svizzera la gratuità degli invii dei non vedenti fu garantita fin dal lontano 1905,quasi in secolo fa, e il piccolo paese mitteleuropeo fu un pioniere in materia e un modello per la gratuità degli invii per non vedenti oggi diffusa in tutto il mondo.
Il francobollo è opera della grafica svizzera Sandra di Salvo di Winthertur. Grazie a questa creazione l’artista ha cercato di trasmettere le sensazioni che fanno parte del quotidiano dei ciechi e degli ipovedenti. Il francobollo è emesso in minifogli da 10 francobolli e consente l’affrancatura di tutta la corrispondenza in partenza. In questo senso l’opera intende sensibilizzare i vedenti al tema della cecità. A questo scopo anche l’impegno saliente del rosso, colore che balza all’occhio, e un gioco di contrasti atto a trarre in inganno il vedente: se a prima vista il francobollo potrebbe sembrare un semplice quadratino rosso, ad una più attenta visione appare la cifra “70” accennata a vernice. In totale contrapposizione la scritta “Helvetia 70”, perfettamente leggibile in colore bianco.