La Romagna è nota per questa sua predisposizione al divertimento godereccio da usare come sfogo, divertimento, possibilità di movimento, momento di socializzazione e per i più fighi anche come momento di esibizione.
E nella terra del liscio perché non ballare la salsa? Provate a trovare un motivo per non farlo e trovatelo molto valido soprattutto se nella vostra zona operano Claudia e Piero di Torino. Il quale sarà anche di Torino, ma ogni tanto si lascia sfuggire un “noi romagnoli” che la dice lunga sul suo coinvolgimento e su come i gruppi che si formano alla sua scuola vivano la sua salsa. Si perché alla scuola di Piero si ha sì la fortuna di avere un maestro con gli attributi, ma anche un amico che non ti abbandona finita la lezione. Infatti oltre ai momenti didattici, ecco le serate di beneficenza, le serate di puro divertimento a condizioni particolari e tutti assieme, le gare dei campionati italiani che puoi anche rischiare di vincere e tutto quello di divertente gravita attorno al mondo delle scuole di ballo.
Pullula la riviera di scuole e maestri di ballo. Piero però fin dalle prime lezioni promette di fare ballare chiunque. Lancia a tutti una scommessa: “O riuscirò a farvi ballare, o vi renderò i soldi”. Ha sempre vinto lui, perché più o meno bene alla fine ballano davvero tutti. Basta guardarsi attorno e scoprire che balla anche quel tuo amico che per portarlo in un locale la sera dovevi fare domanda in carta bollata un mese prima e leggerti tutto il libro delle barzellette di Totti per tirargli su il morale e cancellargli il broncio immancabile di chi non si stacca mai dalla poltrona. Ora lo vedi che è li che frulla come un fringuello e anzi litiga con la moglie colpevole di non avere messo i piedi nella maniera giusta.
Poi, se guardi meglio, scopri che a molti la passione dà un tantino alla testa, e c’è Ronaldo, il fenomeno, convinto di essere il nuovo Fred Astaire che, compunto e borioso, concede al mondo di osservare la propria danza sicuramente perfetta. E tu, invece, da novello “intenditore” lo guardi da lontano pensando: “Chissà che insetto ha nei pantaloni visto che tira calci come un mulo”. E scoprirai che, quando non ti ricorderai la figura dell’ultima lezione il tuo amico, incredibilmente, se la ricorda bene e non solo quella: le sa tutte. Memoria di Pico? No, solo che lui durante la settimana fa i compiti a casa ed assieme alla moglie ripassa le vuelte, i cross, i fen e quant’altro a scuola ha provocato quell’inizio di separazione da tua moglie che si ricompone puntualmente appena rientri a casa o quasi. E poi scoprirai che i nuovi amici sanno farti passare serate perfette, con grigliate e dischi di salsa di cui non conoscono un solo titolo, ma li ballano tutti perché “uuuuuuuhh questa è bella” ti dice la tua compagna e ti trascina in pista a fare quello che qualche mese prima non avresti mai pensato. E poi ti guardi intorno e vedi le coppie più strane e meglio assortite: il tipo alto alto con una donna così piccola che anche tu sembreresti un gigante; la tipa troppo alta che ha un ometto che preferisce ballare la bachata così sa dove mettere la testa.
Ragazzi robustissimi che si muovono come piume, la giovane che per te balla così bene da farti rimpiangere da non avere più l’età per fargli la corte; l’ometto che si veste strano e viaggia su tacchi preoccupanti, ma che non riesce ad esimersi dall’esibirsi in passitos improbabili e sconosciuti al resto del mondo. E poi la famiglia perfetta che balla da dio cominciando da papi per finire al ragazzino. E l’uomo e la donna che passati abbondantemente gli anta continuano a vestirsi come adolescenti ed esibiscono pantaloni con stringhe e frange preoccupanti e gonne inguinali dalle quali tracimano zolle di panze straripanti. E poi ti guardi intorno, benedici l’inventore del cavallo basso e lo proporresti per il premio Nobel. E tu? Beh, dovrai chiederlo agli amici come balli, mica puoi fare anche il giudice di te stesso.
Claudio Casadei