– Settecentocinquanta bambini adottati. Costruita una scuola frequentata da 750 ragazzini, con a fianco un campo di calcio ed un campo di pallavolo. Uno spazio dove si fa musica. I lavori sono in corso per un ospedale. Scavato un pozzo con attorno un grande orto. E presto ci sarà una porcilaia.
Tutto questo è stato realizzato dalle famiglie morcianesi a Timon, una cittadina del Brasile nel nord-est dell’Amazzonia, dove si trova una missione di frati comboniani. Padre Armindo Dinis il prossimo 20 settembre sarà a Morciano ed alle 9 di sera incontrerà le tante famiglie che sostengono il progetto brasiliano.
La bella avventura inizia nell’88, quando la parrocchia di Morciano si gemella con la piccola cittadina sudamericana. Una delegazione composta da Mirella Gessaroli, suor Adele e Luigi Del Magno, va a Timon ad incontrare padre Armindo. Trovano miseria e delinquenza. Nasce il legame. Il primo passo è l’adozione vera di quattro bambini: due a Forlì, uno a Rimini ed uno a Castrocaro. Ma si riflette come aiutare gli altri. Iniziano le adozioni a distanza. Il primo bambino ad essere aiutato è Nivaldo. Oggi ha 16 anni ed è conosciuto in tutto il paese. Lo fa Michela. In un paio d’anni le adozioni diventano qualche centinaio. Oggi, sono circa 750. E non si fermano al solo Brasile. Infatti, le famiglie morcianesi ne hanno 1.300 in Bangladesh e 100 in Etiopia.
“Oggi abbiamo rallentato le adozioni – dice Michela, che dal Centro parrocchiale di Morciano gestisce anche tutta la contabilità di Timon – e ci stiamo concentando sui progetti. Così è nata l’idea di tirar su la scuola ed il centro sportivo accanto per cercare di legare a valori positivi non i bambini con i quali è anche facile, ma i ragazzini”.
L’anno scorso grazie all’incontro di calcio tra i ragazzi dell’Aeffe e della Gilmar è stata raccolta una somma con la quale è stato scavato un pozzo attorno al quale è sorto un orto.
Quest’anno, con il danaro della partita giocata in luglio, si costruirà una porcilaia. Per finanziarsi l’associazione Oasi di Speranza organizza una pesca di beneficenza per San Gregorio; mentre per le festività natalizie allestisce un mercatino missionario con oggetti artigianali e la disponibilità dei morcianesi.
L’anno scorso si trovava in via Fratti, nei locali messi a disposizione dalla famiglia Mancini. In questo momento si sta costruendo un ospedale adatto per le urgenze. Per coordinare tutto questo volontariato nel 2001 è nata l’associazione Oasi di Speranza, con lo scopo di aiutare i bambini dei paesi sottosviluppati.
I legami tra Morciano e Timon sono fortissimi. Infatti, almeno una volta l’anno si va giù. L’ultimo viaggio è stato effettuato la scorsa primavera.