[b]- Corrado Curti, Silvio Zanni e Fosco Gasperi. [/b]
Sono i tre uomini che si contenderanno all’interno del coordinamento di Centrosinistra di Gabicce Mare il ruolo di candidato a sindaco.
Mentre Zanni (Sdi) e Gasperi (Margherita) sono nomi già conosciuti ai gabiccesi, Curti rappresenta una novità: libero professionista, due figlie, è stato proposto dai Ds.
“Nessuno dei tre – dice Giovanni Miceli, portavoce del centrosinistra – ha la garanzia di essere la persona che il coordinamento indicherà: il percorso condiviso da tutto il centrosinistra ha tra i suoi presupposti nella pari dignità tra i partiti che vi hanno aderito, quindi la discussione si farà al proprio interno cercando di raggiungere un sostegno unitario”.
“Ora si terrà un incontro con i segretari provinciali – continua Miceli – per avere il quadro politico di tutta la provincia, ma è chiaro che il nome verrà scelto a Gabicce. La persona che sarà proposta ha davanti cinque anni difficili, perchè dopo il totale immobilismo dell’amministrazione Pritelli, si dovranno affrontare i problemi per riportare Gabicce ai livelli di un tempo e per ridarle la dignità che merita”.
Non sembrano tutte rose e fiori nel centrosinistra: non sarà facile trovare l’unanimità sul candidato.
“Quello che cerchiamo – dice Miceli – è proprio l’unanimità delle forze dell’Ulivo e del Prc, l’abbiamo inserita nei criteri iniziali che ci siamo dati. Siamo comunque disponibili al dialogo con altre forze che fanno riferimento all’Ulivo per allargare la coalizione e proporre le migliori energie per Gabicce”.
Se Atene piange, Sparta non ride. Forza Italia in testa, ritiene chiusa l’esperienza con Rinnova Gabicce, sia per la questione della Stu che per il malcontento generale verso l’amministrazione, visto questi, quel che rimane di Rinnova Gabicce (già orfana del Prc dal ’99) ha cercato di ritentare l’operazione iniziale di una sinistra alternativa ai Ds. Pierino Balducci, segretario del Prc ha detto che il tempo è scaduto e questa ricerca di dialogo dopo anni di chiusure è sospetta.
Uno spiraglio a Rinnova viene dallo stesso centrosinistra.
“Se Rinnova crede – conclude Miceli – noi siamo disponibili al dialogo, ma è chiaro che a questo punto ciò che decide il coordinamento, programma e nomi, dovrà essere accettato dai partiti che vogliono farne parte”.
(Lorenzo Silvagni)