– Un no secco al sostegno a Micucci nella sua autodichiarata corsa a sindaco di Gradara. E’ quello che viene da Enzo Ciardiello, assessore di Rifondazione Comunista alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Sociali. Nato a Legnano, vive a Gradara dal 1978 e dal ’91 fa politica attiva. E’ stato anche consigliere comunale di minoranza nella scorsa legislatura per due anni.
Giudica positiva questa esperienza amministrativa?
“Si – dice Ciardiello – darei un giudizio positivo, certo non tutto è andato come ci si aspettava nei tempi, però alcuni ritardi sono naturali in amministrazione. Siamo soddisfatti come Prc dell’aumento di alcuni servizi sociali, come l’asilo nido, il canile municipale, l’assistente sociale, altri servizi per anziani e disabili, l’approvazione del centro sportivo, l’aver reso utilizzabilie il teatro comunale. Anche la politica portata avanti è stata una politica collegiale, senza particolare appartenenza ai partiti di riferimento, ma per il nostro borgo, per mantenere e migliorare la qualità della vita di noi gradaresi”
Esperienza ripetibile quindi…
“La disponibilità – prosegue Ciardiello – a ripetere l’esperienza c’è tutta. Nella prossima legislatura vogliamo incidere di più nell’ambiente, soprattutto il riciclaggio dei rifiuti che non può essere lasciato solo alla buona coscienza dei cittadini e nell’aumentare ancora i servizi sociali, ad esempio l’ampiamento dell’asilo nido, visto che proprio il Prg prevede un sensibile aumento degli abitanti, è ovvio offrire servizi ai giovani che scelgono di vivere a Gradara.
Non sosterrete quindi Micucci se dovesse scendere in campo?
“Sicuramente no – conclude Ciardiello. Non vedo nemmeno l’utilità per Micucci di fare il sindaco a Gradara. Se vuole fare una sua lista, la farà con gli scartini e quelli non voluti dalle altre liste.
Il Prc di sicuro non ne farà parte, soprattutto guardando l’esperienza di Cattolica, noi siamo per il mantenimento di alti standard di qualità della vita, intendendo servizi sociali, cultura, ambiente, scuola. Inoltre siamo convinti che il patrimonio pubblico vada valorizzato e non ceduto”.
Intanto la lista Ds-Prc si allarga a Margherita, Pdci e Italia dei Valori. La destra corre da sola. (L.S.)