– Giuseppe Bernabé era una persona perbene ed un ottimo imprenditore. E’ morto lo scorso 8 ottobre, in una mattinata frizzante, dopo una lunga malattia. Lascia moglie ed un figlio.
Senza dubbio era uno dei marignanesi più noti, sia per ragioni profesionali, sia sociali.
Perito meccanico, insieme al fratello, era il titolare di un’azienda metalmeccanica di precisione che produce minuterie metalliche tornite a valore aggiunto. E’ stato il primo in Italia a tornire le viti d’acciaio. Una sua vite per pentole d’acciaio è stata prodotta in oltre 70 milioni di esemplari.
L’azienda parte da molto lontano. Ancora giovane emigra in Svizzera e va a lavorare in un’impresa metalmeccanica. Fa ritorno in Italia e grazie all’esperienza apre la propria azienda. E’ subito successo. Lo scorso anno l’ha trasferita in un moderno ed attrezzato struttura nella zona industriale di Cattolica.
Oltre alla parte imprenditoriale, Bernabé ha affiancato un grande impegno nel pubblico.
E’ stato componente della Camera di Commercio di Forlì, uomo di spicco della Democrazia cristiana prima e del Ppi poi. Socio del Rotary Club Riccione Cattolica, da alcuni anni sedeva nel consiglio d’amministrazione della Banca Popolare Valconca.