– Marino Del Bianco, 53 anni, sposato, due figlie, è il candidato sindaco che i Ds hanno proposto ai partiti del centrosinistra di Gradara. Già sindaco dal ’75 all’85 e poi assessore fino al 1990, è attualmente capogruppo comunale dei Ds.
Una passione per il motociclismo e per i viaggi (rigorosamente con il suo camper), è stato scelto dai Ds nel segno della continuità ma anche del rinnovamento.
Se l’aspettava la sua candidatura da parte dei Ds?
“Francamente – dice Del Bianco – non me l’aspettavo. Anzi, non ero sicuro nemmeno di ripetere l’esperienza di capogruppo. Poi in tanti hanno fatto il mio nome, cosa che sinceramente mi ha fatto molto piacere, e quindi ho deciso di ritentare questa avventura nel segno della continuità e del rinnovamento”.
E’ possibile un rinnovamento con un sindaco che ha governato fino a quasi vent’anni fa?
“Si – argomenta Del Bianco – è possibile. La mia candidatura è stata fatta perchè ad alcuni giovani era stata chiesta la disponibilità a candidarsi, ma non se la sentivano di avere questo peso. Nella lista dei Ds però saranno presenti giovani e donne che daranno la possibilità di rinnovarci. Inoltre l’auspicio è che anche altri partiti di centrosinistra, come il Pdci, la Margherita, l’Italia dei Valori possano aggregarsi a noi per poter portare il loro contributo a Gradara. La mia figura darà il segno della continuità politica ed amministrativa nel nostro comune, il rinnovamento sarà graduale”.
Si era parlato di Micucci come sindaco di Gradara. Un suo giudizio?
“Micucci – conclude Del Bianco – è stato un ottimo sindaco di Cattolica, dinamico ed innovativo. Detto questo, credo che a Gradara abbiamo bisogno di altro, perchè la nostra economia si basa molto sul turismo della Rocca, che va mantenuto e curato e su un ottimo equilibrio tra servizi e qualità della vita, intesa anche come tranquillità. Credo che Gradara sia diversa da Cattolica e credo anche che la politica portata avanti a Cattolica sia valida per quel tipo di turismo e non per quello di Gradara. Alcune cose ci possono anche stare, ma fondamentalmente i due turismi sono diversi e chi viene a Gradara lo fa anche per il rapporto qualità della vita e servizi che c’è attualmente nella nostra cittadina”.