– “Riccione quarantaquattro: lo spazio scenico della memoria” è il progetto teatrale per mettere in scena il prossimo 25 aprile le memorie dei testimoni del passaggio della Linea Gotica a Riccione.
“Un viaggio, condiviso attraverso il teatro, nella cronaca di quei giorni è un modo anche per riscoprire l’auspicio di pace che ci ha lasciato chi, la guerra, l’ha vissuta davvero. Ricominciando dal rispetto e dalla solidarietà di tutti per tutti, da ciò che ci accomuna come esseri umani senza distinzioni di sesso e provenienza, di credo politico o religioso.”, confessa Fabio Galli.
Sotto l’egida dell’associazione Progetto Miniera e con il patrocinio del Comune di Riccione, ne sono autori Fabio Glauco Galli, ricercatore e informatico riccionese di 34 anni, e Thomas Otto Zinzi, attore e regista dal ’77, italo-americano, neo-vincitore del Premio Nazionale Vallecorsi 2004 di drammartugia teatrale.
“Il teatro è un lavoro di miniera” recita appunto l’adagio dell’associazione fondata a Roma da Zinzi, riunendo professionisti dello spettacolo in tutta Italia, per farne un luogo di ricerca e incontro con le emozioni e le verità più intime e profonde dell’anima.
Assieme a Galli, nasce dunque il progetto di riportare alla luce la memoria dei testimoni del passaggio del fronte, nel settembre ’44, all’interno di uno spazio scenico collocato proprio nelle “vene” della città, nel Vecchio Paese, nei luoghi in cui più se ne avvertono le radici.
Il progetto è stato presentato lo scorso 25 settembre in una conferenza stampa spettacolo sul piazzale accanto agli ex-magazzini Calza, in corso Fratelli Cervi, e verrà proposto al pubblico nella sua versione definitiva il 25 aprile 2005, nel 60esimo anniversario della Liberazione.
Fino ad allora, oltre alla documentazione storica, verranno raccolte dal vivo e archiviate integralmente nel sito Web www.riccione44.it le memorie dei cittadini che si renderanno disponibili, chiamando allo 0541-644232.
Grazie all’appoggio dell’amministrazione comunale, verranno coinvolti nel progetto anche istituti scolastici, centri anziani e di buon vicinato e associazioni storico-culturali del territorio.