– “Tigrìn e Biancòn”, “La fònt d’Furin”, “La séd”, “Don Gino”, “Mundaìn”. “Lèvra” (Levola), “Muntgridòlf”, “Murcén”. Sono alcuni dei titoli delle poesie uscite nel libro “L’alma”. E che hanno come sopratitolo “Il mondo poetico cerretese di Vincenzo Sanchini”. Sanchini è al suo terzo volume: tutti dedicati a Cerreto, uno dei borghi più affascinanti della provincia di Rimini, che domina una vallata, la Ventena, quella tra Saludecio e Montefiore (ce n’è anche un’altra tra Montefiore-Gemmano), dove la natura è ancora asciutta. Assolutamente da visitare, come ben sanno gli appassionati di mountain bike.
Insegnante di italiano in pensione, saludecese nato a Cerreto, gli altri due libri cerretesi di Sanchini sono: “La pulénta te’ pèz” e “L’ultma név”.
La semplicità e la profonda umanità è il filo che lega le poesie di Sanchini. Sono scritte in punta di piedi, attente a non disturbare per lasciare in chi legge una traccia ancora più profonda: nel caos l’attimo del silenzio diventa assordante”.