– Com’era la musica negli anni Sessanta. Un nipote chiede al nonno che risponde con le canzoni dei Better Sound che interpretano con passione e professionalità brani di: Baglioni, Battisti, Camaleonti, Dik Dik, Beatles, Equipe 84, Nomadi. La lunga storia dura tre ore e si svolge su un palco da spettacolo degno delle grandi vedette della musica. Le immagini del nonno e nipote scorrono su un grande schermo collocato sopra il palco. Alla richiesta musicale del piccolo, i 5 componenti del gruppo cantano.
Il lungo spettacolo si chiude con 4 brani veloci ed il balletto di Free Fly, un’associazione parrocchiale di Rimini
Tutti hanno sulla cinquantina e svolgono mestieri diversi: Paolo Marchini alla batteria (fornisce servizi impianti audiovisivi per spettacoli, questa la ragione del maga-palco), Massimo Gardellini, chitarra e canto (ispettore di polizia in pensione), Adriano Bilancioni, chitarra basso (rappresentante), Giancarlo Battistoni, chitarrista solista (impiegato), Fabio Talamelli, trombone a tiro (ristoratore), Antonio Rivalta, tastiere (avvocato).
Quest’estate hanno tenuto alcuni concerti in Valconca con un successo di pubblico al di là di ogni aspettativa. Cercano di divertirsi divertendo.
Fondato nel ’65, i Better Sound si sciolsero di comune accordo nel ’73; davanti avevano un bivio: fare investimenti per continuare (camion, luci, strumenti), oppure dedicarsi alle proprie attività. Scelsero la seconda strada. Nel ’68 vennero chiamati per un provino dall’Rca, ma non se ne fece nulla. “Non avevamo neppure i soldi per mettere la benzina nella vespa”, ricorda Paolo Marchini. In quegli anni, in una tournée facevano l’apertura e la chiusura ai concerti dei Nomadi.
I ragazzi di più di cinquant’anni si ritrovano insieme per puro caso l’anno scorso ed a qualcuno salta in mente: “Perchè non ci ritroviamo per pura passione?”. Come si conviene ai ragazzini, si ritrovano a Santa Maria in Pietrafitta tutti i sabato pomeriggio. Ogni tanto qualche amico e qualche curioso va ad ascoltare le prove. Come si sa, da cosa nasce cosa e nell’estate dell’anno scorso arriva il primo concerto. Dice Marchini: “Grazie al fatto che il palco è gratis decidiamo di proprorci con una mega-struttura, così gli appassionati possono soffermarsi più sulle cornici che sulle canzoni. Invece, le canzoni sono state un successo pazzesco: noi siamo il sogno del nonno”. Perchè attraverso la musica è più bello immaginare. Gli amici continuano a provare ogni sabato, dalle 14.30 alle 19.30. Poi, insieme alle famiglie, a mangiare.