– Cristian Montanari è ad un passo dalla Formula 1. Alle spalle stagioni travolgenti, molto del suo destino si gioca nel 2005. Parteciperà alle World Series monomarca della Renault (una monoposto molto simile alla Formula 3000). Da questo campionato sono poi approdati nell’olimpo del motorismo lo spagnolo Felipe Massa ed il finlandese Miki Raikonnen.
“Il mio obiettivo afferma Montanari – è puntare a vincere il titolo per poi vedere se si spalancano le porte della Formula 1”.
Ventitré anni, sammarinese, determinato, pignolo, meticoloso della categoria dei perfettini, di quelli che quando si applicano, si applicano al massimo, Montanari ha una guida aggressiva, con un ingresso in curva veloce per aprire il gas prima possibile. “Molti dei risultati – continua Montanari – oltre che dalle capacità dipenderanno dagli sponsor. Ringrazio coloro che mi sono sempre stati al fianco: l’Universal Pack di San Giovanni in Marignano, la Perfect Pack di Rimini, la Montechimica di San Marino e tutti gli altri. Spero di reperirrne nuovi”.
Ha alle spalle annate da incorniciare, compreso il 2004 nella sua sfortuna. Da privato, inizia l’Europeo con la Formula Renault V6. Il suo team lo lascia a piedi. Una chance glielo dà il Team Victory con il quale partecipa a 5 gare. Su una macchina completamente nuova al debutto giunge terzo, alla seconda secondo. Nelle altre 3 prove porta a casa due trionfi (Imola e Dubai) ed una quarta piazza. Niente male per uno ripescato all’ultimo secondo.
Ottimo anche il 2003 è un debutto. Partecipa all’Italiano F3. Porta per la prima volta in pista una Lola; giunge secondo in campionato a 3 punti dal vincitore. Il suo anno indimenticabile risale al 2001; fa lo Schumacher della situazione. Nel Campionato Italiano Open fatto da 12 gare ne vince 10 e due volte arriva terzo.. La marcia trionfale viene completata da 11 pole position ed un secondo posto in griglia.
La passione per i motori gliela attacca il babbo Alfio che da giovane ha fatto cross e kart. Kart messo a prender polvere nel garage di casa. Fino a quando non sale sopra un giovane Montanari assistito dall’amico Mario Francioni.