La bella bandiera sventola sugli spalti del castello e non ci saremmo stupiti affatto se Ariel fosse volato giù dai tetti e, “prendendoci per mano”, ci avesse invitato a cantare aspri ritornelli. Nello spazio dei suoni l’orchestra è in primo piano nel gusto del capovolgere per coinvolgere.
Personaggi, gesti, ombre incatenano nel mistero-miracolo del Teatro. La storia è raccontata in dinamica di sensualità e purezza, virtù e vizio, fede incrollabile nella parola che diventa suono e viceversa. La tecnica di lettura è sapiente: stupefatta nell’esclamazione, libera nel sogno, disinvolta nel contemplare. Elena Bucci sorprendente e Marco Sgrosso galvanizzano l’ottima compagnia de “Le Belle Bandiere”. Maria Massetti da bellissima voce di soprano e presenza maestosa a Giunone. Il maestro Manlio Benzi è l’abile nocchiero nonché direttore artistico della rassegna che ha avuto con la Tempesta di Shakespeare-Sibelius la serata inaugurale a Mondaino. Emilio Sala -consulente artistico ha scelto di concludere la programmazione di quest’anno con un’altra Tempesta: il concerto di Vivaldi op. X n.1 in Fa maggiore RV 98. Così da Villa Mattioli a Covignano, da Montefiore a Gradara e ancora a Mondaino, il cerchio si chiuderà in elegante coerenza. Nel cuore i musicisti Amintore Galli e Antonio Draghi: quest’ultimo con la Sacra rappresentazione “Il libro con sette sigilli”.
Quali notti riminesi dunque?
Malatestiane, naturalmente! E l’alba ? Classica!-
di Carla Chiara