– Nel 2003 più 15 per cento di ricavi rispetto all’anno precedente. Questo è stato il traguardo della Piciesse Elettronica. Sede a Taverna di Montecolombo, è una delle aziende italiane leader nella produzione di circuiti stampati.
Come leggere il risultato? “Dire che ci siano dei segreti o chissà quali alchimie – afferma Gianmarco Baldini, uno dei titolari, nonché direttore generale – è raccontare balle. Il ragionamento più semplice è che siamo un’azienda disponibile verso i nostri clienti, sia verso i vecchi, sia verso i nuovi. Diciamo che grazie alla nostra tecnologia, al nostro servizio, abbiamo avvicendato altri fornitori. Ecco, innovazione tecnologica e servizio sono le nostri armi”.
Nata 10 anni fa, la Piciesse impiega una cinquantina di persone; la stragrande maggioranza ha meno di 30 anni. Nel 2003 ha investito 750 mila euro (quasi un miliardo e mezzo di lire). In 9 anni, la voce investimenti ha toccato quota 6,5 milioni di euro (lira più, lira meno, 12 miliardi).
I maggiori concorrenti della Piciesse sono cinesi. Baldini: “Nel nostro settore è da 5-6 anni che ci confrontiano con i cinesi; con la competizione che diventa sempre più aspra. Dato per scontata la qualità del prodotto, sempre alta, la nostra forza, grazie al livello di tecnologia ed automazione, è riuscire a servire le nostre aziende in 2-3 settimane. I cinesi ne hanno bisogno di 6-7, di settimane”.
La Piciesse esporta il 25 per cento della produzione in soli tre mercati: Germania, Francia e Svizzera. Alcuni dei marchi più prestigiosi che montano i suoi componenti: Ebm (Germania, motori per ventilatori), Honeywell (Olanda, caldaie), Dimhl Ako (Germania, elettrodomestici), Elvox (video-citofonia), Osram, Mes (Svizzera, componenti per auto), Ova Bargellini (luci d’emergenza), Mivar (televisori).
Va alla ricerca di nuovi clienti partecipando con il contato diretto, alla fiera biennale di Monaco (la più importante in Europa). Ultimo, attraverso Internet. Nel 2003 ha festeggiato i 10 anni di vita con una mega festa all’hotel Des Bains di Riccione.