– Si sa che nulla è più cervellotico, misterioso ed affascinante del labirinto preferenze. Spesso vengono premiate le cordate, altrettanto spesso i personaggi di peso, succede anche che i brocchi, per magia, diventino dei purosangue. E poi ci sono le sorprese.
Di certo a Morciano il primo degli eletti, Danilo Ottaviani, va ad infoltire questa strana schiera: nessuno se lo sarebbe aspettato. Invece, dall’alto dei 149 suffragi personali guarda tutti dall’alto in basso: sia nel suo schieramento, il centrodestra, sia in quello avverso, il centrosinistra.
Ma come spiegare tale risultato? Più che una ci sono tante spiegazioni. Voti in tutte le sezioni elettorali, si diceva che pescava nell’ambiente legato al tennis morcianese, a quel folto gruppo di amici che frequentano la montagna, all’influenza di Alberto (Bertino) Montanari, l’ex sindaco socialista di Morciano, nonché amico fraterno di Ottaviani. A tutto questo va aggiunta una buona dose di autentica scaltrezza maturata negli ultimi anni.
Ex socialista della corrente di Riccardo Lombardi, in politica da adolescente, Ottaviani ha un autentico caratteraccio: manda a quel paese senza tanti fronzoli, è irriverente e spesso uratante. Nessuno, e questo gli giova, gli riconosce delle qualità politiche. Invece, è lì da trent’anni e la metà da assessore. Di sé afferma: “Sono uno dei pochi, insieme a Ciotti, a saper fare politica a Morciano”. Nonostante che si rifaccia a Riccardo Lombardi, leader dell’ala di sinistra del Psi, sbofonchia le sue contradditorietà: “I comunisti mangiano ancora i bambini”. Nell’ultima tornata ha avuto la forza di fronteggiare il sindaco Giorgio Ciotti. E forse tale affronto gli è costato la sedia di vice-sindaco. Ma il personaggio non si perde d’animo, sorride e sa aspettare il momento giusto. E’ stato semplicemente riconfermato assessore al Commercio.
Dietro Ottaviani, nel centrodestra, è giunto il diessino Silvano Soprani (132 preferenze), una persona perbene e stimata. A seguire: Gennari (91), Gostoli (87), Giuseppe Casadei (84), Enzo Montani (71), David Oddone (67), Pietro Mancini (58), Lanfranco Ciotti (57).
Le preferenze cel centrosinistra: Pierluigi Autunno (141), Renata Andruccioli (87), Filippo Ghigi (39), Pierpaolini (38), Oscar Bergnesi (36).
di Francesco Toti